6 cose sulla Toscana che forse non sapevi
5 min · 30 Mag 2023
Quando viaggiate vi piace scoprire leggende e curiosità del paese che visitate? La Toscana è una delle regioni più belle e amate al mondo ed è famosa per tanti motivi, dalla natura all’arte, dalla cultura alla storia. Tutti la conoscono e sognano di visitarla. Ma è anche un luogo ricco di intramontabili leggende e di affascinanti curiosità che solo in pochi conoscono e che vale la pena di sapere.
La Toscana ha ben 7 siti patrimonio dell’Unesco
Non tutti lo sanno ma la Toscana è una delle regioni italiane con la più alta concentrazione di siti Unesco. Si tratta di siti ritenuti di valore unico e insostituibile per l’umanità da un punto di vista culturale, artistico, archeologico, ambientale o paesaggistico. E degli oltre 50 siti che l’Italia annovera nella Lista del Patrimonio dell’Umanità ben 7 si trovano in Toscana. Sono: il centro storico di Firenze, Piazza del Duomo a Pisa, il centro storico di San Gimignano, il centro storico di Pienza, il centro storico di Siena, la Val d’Orcia e le ville e i giardini medicei. Ed è per questo che la Toscana attira turisti provenienti da ogni parte del mondo ed è una meta che va vista almeno una volta nella vita.
La pavimentazione stradale è un’invenzione toscana
Tra i vari primati che la Toscana detiene, c’è anche quello di aver introdotto la pavimentazione stradale, nel senso più moderno del termine. Correva l’anno 1339 quando a Firenze si decise di pavimentare le strade, che fino ad allora erano sterrate, per agevolare il passaggio di veicoli e persone. Grazie all’investimento dei ricchi banchieri e mercanti fiorentini, Firenze fu così la prima città europea a sviluppare la pavimentazione. A partire da quel momento le strade furono pavimentate soprattutto in pietra. Rapidamente questa moda si diffuse poi in Europa e nel resto del mondo.
La nascita della finocchiona
Oltre che per i paesaggi mozzafiato, la storia, l’arte e la cultura, la Toscana è apprezzata anche per la buona cucina e i suoi deliziosi prodotti tipici. E uno dei prodotti più rappresentativi della Toscana nel mondo è senz’altro la finocchiona, un salume a lunga stagionatura preparato con carne di maiale macinata, aromatizzata con vino rosso e semi di finocchio. La sua origine risale al Medioevo, quando i norcini toscani decisero di sostituire il più raro e costoso pepe con i semi di finocchio, adatti anche a nascondere l’eventuale deterioramento della carne e i difetti dei loro vini. Nasceva così la finocchiona. Un antico detto popolare nel Chianti diceva: “Come gli abili parrucchieri sono capaci di far sembrare piacente anche la donna più brutta, così l’aroma della Finocchiona è capace di camuffare il sapore anche del più imbevibile vino”.
Il pane toscano
Un altro delizioso e celebre prodotto tipico della regione è il pane toscano, detto anche pane sciocco o sciapo perché preparato senza sale. Viene utilizzato in moltissime ricette come la panzanella o la zuppa toscana ed è perfetto per dare risalto agli alimenti cui si accompagna. Ma da dove viene questa usanza di fare il pane? Secondo un’antica leggenda ha avuto origine attorno al XII secolo, epoca di forte rivalità tra Pisa e Firenze. Quando i commercianti pisani aumentarono vertiginosamente la tassa sul sale che arrivava nel loro porto, i fiorentini, in stile tipicamente toscano e pur di non dare soddisfazione ai rivali, iniziarono a produrre il pane senza utilizzare il sale. Ecco svelato il mistero del pane toscano.
San Galgano e la spada nella roccia
Tutti conoscono la leggenda della spada nella roccia ma in pochi sanno che esiste davvero: non si trova però ad Avalon, nel mitico regno di Re Artù, ma in Toscana. A Chiusdino, comune a circa 30 km da Siena, c’è uno dei luoghi più suggestivi negli itinerari della spiritualità toscana, l’Abbazia di San Galgano. Oggi è praticamente in rovina ma rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura gotico-cistercense in Italia. Accanto all’abbazia sorge l’Eremo (o Rotonda) di Montesiepi, una chiesetta dove è custodita la mitica spada nella roccia. Fu piantata nel XII secolo da San Galgano quando si convertì al Cristianesimo decidendo di lasciare per sempre la sua vita nobiliare, per diventare un eremita.
La specie di gabbiano più rara al mondo
Nell’Arcipelago Toscano, che comprende 7 isole principali (Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona) e diversi piccoli isolotti e scogli rocciosi, è possibile osservare la specie di gabbiano più rara al mondo. Si tratta del gabbiano corso, simile al gabbiano reale ma più snello e di dimensioni inferiori, con il becco rosso e le zampe grigie. Scelto come simbolo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, mangia solo pesci ed è a rischio di estinzione perché non è riuscito a cambiare le proprie abitudini. Per questo motivo gli esemplari che nidificano nell’arcipelago sono di fondamentale importanza per la sopravvivenza della specie.