I dolci di Pasqua della tradizione toscana

5 min · 29 Mag 2023

I dolci di Pasqua della tradizione toscana

La Pasqua in Toscana, come nel resto d’Italia, è una festa molto sentita. In tutta la regione si tengono eventi, manifestazioni e rievocazioni storiche. Ma le tradizioni più autentiche di questa festività si ritrovano in cucina e soprattutto nei dolci tipici. Oltre alle classiche uova di cioccolato e alle colombe, sono innumerevoli le proposte di dolci pasquali in Toscana.

Quali sono i dolci di Pasqua della tradizione toscana? Ecco sei golosità che vi faranno venire sicuramente l’acquolina in bocca.

La sportella

All’Isola d’Elba ed in particolare a Rio nell’Elba, uno dei borghi più antichi dell’isola, si prepara la sportella, un biscotto a forma di ciambella con le estremità che si incrociano sovrapponendosi, decorato con zuccherini colorati. Storicamente, durante il periodo pasquale veniva regalato dalle ragazze ai loro innamorati per dichiarare il loro interesse. La sua forma richiama quella dei genitali femminili. Oggi questa usanza è ormai scomparsa ma è rimasta la tradizione di preparare il dolce. Alla sportella viene anche dedicata una festa, che si tiene il giorno di Pasquetta davanti l’antico Eremo di Santa Caterina, nei pressi dell’Orto dei Semplici Elbano.

Il ceremito

Sempre a Rio nell’Elba, nello stesso contesto della sportella, nasce il ceremito, un dolce dalla forma allungata e intrecciata che ha come ingredienti principali la farina e le uova. Secondo la tradizione, veniva donato dai giovani del paese alle ragazze di cui erano invaghiti la mattina della Domenica delle Palme. Se la ragazza gradiva l’interesse, per Pasqua contraccambiava regalando al giovane una sportella infiocchettata e benedetta. La sua forma richiama quella dei genitali maschili mentre il nome deriva da Cerere, la dea della terra e della fertilità. La sua ricetta, come quella della sportella, è inclusa nella lista toscana dei prodotti agroalimentari tradizionali.

La pasimata

In Garfagnana, e in generale nel territorio lucchese, non può assolutamente mancare sulle tavole la pasimata, un dolce dalle origini umili ed antichissime. Si tratta di un soffice lievitato, apparentemente simile ad un panettone, dalla lunga e laboriosa preparazione che, in base alla quantità di impasto, può durare anche più di un giorno. Viene fatta con ingredienti semplici come farina, uova e uva secca, ma ha un sapore delizioso, dovuto alla lunga lievitazione. Anticamente si preparava il giorno della vigilia pasquale e poi si portava a benedire, insieme alle uova, alla messa della domenica. Vi consigliamo di provarla assieme ad un bicchiere di vin santo.

I quaresimali

Tra le molte ricette tipiche di questo periodo si segnalano anche i quaresimali, golosissimi biscotti a forma di lettere dell’alfabeto. Vengono preparati nel periodo della Quaresima con gli albumi delle uova, farina, zucchero e cacao. Sono diffusi in tutta la Toscana ma soprattutto nel fiorentino e nel Chianti senese. Leggenda narra che questi biscotti furono inventati nella seconda metà del XIX secolo da alcune monache di un convento tra Firenze e Prato, ai quali diedero la forma delle lettere per ricordare le parole del Vangelo. La stessa ricetta potrebbe confermare questa ipotesi: non contengono burro perché i grassi animali erano vietati durante la Quaresima.

La schiacciata livornese

Un’altra deliziosa preparazione della tradizione pasquale in Toscana è la schiacciata livornese, un dolce lievitato (simile al panettone) a base di farina, uova, zucchero e semi di anice. Viene preparata principalmente nelle province di Pisa e Livorno ma è molto diffusa anche nel resto della regione. La ricetta prevede una preparazione laboriosa e una lunga lievitazione naturale, che le permette di diventare soffice e leggera. È buona anche fredda, magari farcita con la marmellata fatta in casa. L’ideale è accompagnarla con un bel bicchiere di vin santo.

I corolli senesi

Concludiamo questa carrellata di dolci pasquali della tradizione toscana con i corolli senesi, dolci a forma di ciambella il cui impasto assomiglia molto a quello della schiacciata livornese. Una volta venivano preparati soprattutto per i bambini: si potevano infatti mangiare già il sabato santo mentre per la schiacciata bisognava attendere il giorno di Pasqua. Come suggerisce il nome, sono tipici di Siena e l’ingrediente principale è l’anice in semi, che conferisce il caratteristico sapore.

Foto galleria fotografica | pasimata © Garfagnana Dream | quaresimali © PisaToday | schiacciata livornese © Visit Tuscany

Potrebbe piacerti