I sentieri della Cascata delle Marmore

Nel cuore della Valnerina, a breve distanza dalla città di Terni, si trova la celebre Cascata delle Marmore, una delle cascate più alte d’Europa nonché una tappa obbligatoria per chiunque organizzi un viaggio in Umbria. A prima vista sembra un’opera naturale ma in realtà nasconde secoli di ingegno e ricerca tecnologica. Il suo aspetto attuale va infatti attribuito alle numerose opere effettuate fin dall’epoca romana per condurre in punti preordinati la caduta dell’acqua dal fiume Velino al Nera.

Deve il suo nome ai sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce e simili a marmo bianco. Ha un dislivello complessivo di 165 metri, suddiviso in tre spettacolari salti che si possono ammirare da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. All’interno del parco che circonda la cascata si snodano inoltre sei affascinanti sentieri ben tracciati e segnalati che permettono di osservare i salti d’acqua da più prospettive. Alcuni sono brevi e facili, altri più impegnativi. Scopriamoli insieme!

1. Antico passaggio

Questo sentiero, che si estende per circa un chilometro con un dislivello di 150 metri, collega il Belvedere Inferiore al Belvedere Superiore (e viceversa), dove si trova la Specola, una torretta panoramica fatta costruire nel XVIII secolo da Papa Pio VI, da cui si può ammirare l’arcobaleno delle Marmore. Lungo il tragitto, disseminato di grotte naturali, si può raggiungere il Balcone degli Innamorati, un terrazzino scavato nella roccia con affaccio sulla cascata, anzi sotto il primo salto della cascata. Grado di difficoltà alto.

2. Anello della Ninfa

Il sentiero numero 2 è probabilmente il più bello dei 6. Si estende per 300 metri con un dislivello di 40. Tramite scalette e ponticelli conduce nel cuore della cascata. Il punto di partenza è il Centro di Educazione Ambientale, situato all’interno dell’area escursionistica nel Belvedere Inferiore. Lungo il percorso si attraversa un canale secondario della cascata, nascosto tra la ricca vegetazione, e si può godere di un magnifica vista sul secondo e terzo salto. Grado di difficoltà basso (adatto ai bambini).

3. L’incontro delle acque

Dall’area del Centro di Educazione Ambientale parte anche il sentiero numero 3, che conduce a una zona dove per la pressione con cui l’acqua precipita si forma un aerosol che crea un habitat ricco di vegetazione. Lungo il sentiero si possono osservare i canyon scavati nella roccia dalle acque del fiume Nera. Il percorso si estende per 150 metri con un dislivello di 15. Grado di difficoltà basso (adatto ai bambini).

4. La maestosità

Questo percorso, anche conosciuto come sentiero di Pennarossa, si estende per 500 metri con un dislivello di 75. Sale sul Monte Pennarossa raggiungendo due punti panoramici denominati Belvedere Pennarossa Inferiore e Belvedere Pennarossa Superiore, da cui si può avere una visione completa dei tre salti. Per raggiungere il punto di partenza bisogna attraversare la strada statale “Valnerina” all’altezza dell’ingresso “Byron”. Grado di difficoltà medio.

5. La rupe e l’uomo

Realizzato di recente, il sentiero numero 5 presenta caratteristiche simili a quello di un parco pubblico, quindi differenti da un percorso di montagna. Sviluppandosi sul ciglio della rupe di Marmore, offre incantevoli scorci panoramici sulla Valnerina. Inoltre, permette la visione delle prese di carico d’acqua della ex centrale e dei pozzi artificiali realizzati per i lavori di consolidamento. Il punto di partenza si trova presso località Campacci di Marmore (Belvedere Superiore). Grado di difficoltà basso (adatto ai bambini).

6. I leggi sapienti

Anche questo sentiero collega il Belvedere Inferiore al Belvedere Superiore (e viceversa) ma rispetto al numero 1 è più difficoltoso. Si estende per un chilometro con dislivello di 160 metri e presenta un fondo sconnesso e a tratti ripido. Lungo il percorso si possono vedere le condotte e le costruzioni del sistema idraulico delle vecchie centrali idroelettriche. Si consiglia la percorrenza ad escursionisti esperti.