Eventi e tradizioni di Pasqua in Toscana

6 min · 21 Feb 2024

Eventi e tradizioni di Pasqua in Toscana

Il periodo pasquale in Toscana, come nel resto d’Italia, è nel segno di antichi riti popolari e di storiche tradizioni religiose. Tra gli innumerevoli eventi che animano borghi e città toscane durante questi giorni di festa ve ne proponiamo 7 assolutamente da non perdere.

Lo Scoppio del Carro a Firenze

Lo Scoppio del Carro è una delle tradizioni più amate e antiche di Firenze. Si ripete ogni domenica di Pasqua. Protagonista dello spettacolo è il carro – detto dai fiorentini “brindellone” – che, scortato da 150 figuranti in costume, viene trainato da due paia di bianchi bovi infiorati da Porta al Prato fino a Piazza del Duomo, dove viene collocato nello spazio fra il Battistero e la Cattedrale. Durante la Messa, al canto del Gloria in Excelsis Deo, l’Arcivescovo accende dall’altare del Duomo un razzo a forma di colomba (la colombina) che, tramite un meccanismo a fune, percorre tutta la navata centrale della chiesa e raggiunge all’esterno il carro, dando vita a spettacolari fuochi d’artificio. È di buono auspicio che la colombina, dopo aver incendiato il carro, faccia il viaggio di ritorno fino all’altare maggiore senza intoppi. Le origini di questa tradizione risalgono alla prima crociata anche se assunse le caratteristiche attuale solo a partire dal XVII secolo.

Lo Scoppio del Carro a Rufina

Una tradizione simile a quella di Firenze si tiene a Rufina, località situata a poco più di 25 chilometri dalla città gigliata. Ha luogo in Piazza Umberto I, davanti la Chiesa di San Martino, alla scoccare della mezzanotte del Sabato Santo. Un razzo camuffato da colombina scorre su di un cavo dalla sommità della chiesa fino al carro (posizionato in piazza) incendiando una miccia, che a sua volta innesca le luci e i fuochi d’artificio contenuti nel carro. Le origini di questo tradizionale appuntamento risalgono al 1937, quando alcuni cittadini rufinesi inventarono lo scoppio di un rudimentale marchingegno denominato Berta (dal nome di un attrezzo usato dai fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescente). Dopo l’interruzione per la Seconda Guerra Mondiale, la Berta tornò diventando ufficialmente lo scoppio del carro, perché la struttura portante era costituita da un involucro, contenente i petardi, posto su un carro da buoi.

La Processione dei Crocioni a Castiglione di Garfagnana

Nel suggestivo borgo di Castiglione di Garfagnana si tiene, dopo la Messa In Coena Domini del Giovedì Santo, la Processione dei Crocioni, affascinante rievocazione della Passione di Gesù. I fedeli escono dalla Chiesa di San Michele e seguono per le vie lastricate del paese un uomo che interpreta Cristo con catene ai piedi, volto coperto e una grossa croce sulle spalle. L’elemento che rende unica nel suo genere questa rappresentazione è dato dal fatto che nessuno (tranne il priore della locale Confraternita) conosce l’identità di colui che impersona Cristo. Per far sì che possa mantenere l’anonimato, viene rinchiuso in un armadio della sagrestia prima e dopo la processione. Ne uscirà solo a notte inoltrata, quando ormai tutto il paese è deserto. Nessuno è mai stato in grado di stabilire storicamente a quando risale questa antica manifestazione.

La Processione Buia di Radicofani

La Processione Buia di Radicofani (in Val d’Orcia) è una delle più antiche e suggestive dell’intera regione. La celebrazione inizia il Giovedì Santo, con una Messa in ricordo dell’Ultima Cena e l’apertura del Sepolcro di Cristo, a cui segue il giorno dopo la processione di penitenza che commemora la morte di Gesù. Parte dalla Chiesa di San Pietro e raggiunge il suo apice con l’arrivo alla Chiesa di Sant’Agata, dove avviene l’adorazione del Calvario attorno al magnifico altare di Andrea Della Robbia. Alla processione prendono parte i 12 fratelli della congregazione di Sant’Agata (in cappa rossa) e i 12 membri della confraternita di Misericordia (in cappa bianca), che percorrono le vie del paese in preghiera portando una grossa croce.

La Processione degli Scalzi a Pienza

Sempre in Val d’Orcia, molto suggestiva è anche la Processione degli Scalzi a Pienza. Si tratta di una tradizione secolare che prende vita per le vie del centro storico la sera del Venerdì Santo, soffermandosi in tutti i punti più significativi del borgo. Inizia e termina davanti al Duomo di Santa Maria Assunta, gioiello architettonico che conserva mirabili pale d’altare di pittori senesi del XV secolo. Il corteo è aperto da 12 persone scalze e incappucciate che reggono una fiaccola e trasportano la statua del Cristo morto. Li segue un corteo storico che marcia al suono della banda.

La Processione delle Paniere a Santa Maria a Monte

Il lunedì di Pasquetta a Santa Maria a Monte, uno tra i più interessanti esempi di borgo medievale toscano, è in programma la Processione delle Paniere, che rievoca il trasferimento della salma della Beata Diana Giuntini (patrona del paese). Ciascun rione offre alla Beata un cesto di fiori, tradizionalmente portato sulla testa da una dama accompagnata da un cavaliere. Le cesta di fiori (le paniere) rimandano al miracolo della santa: la trasformazione del pane, che Diana portava nel grembiule, in rose e fiori. La processione parte nelle vicinanze dell’antica Chiesa di San Dalmazio, ai piedi del colle, e raggiunge la Collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista.

La Festa della Sportella a Rio nell’Elba

A Rio nell’Elba, piccolo borgo situato nel versante nord orientale dell’Isola d’Elba, da secoli il lunedì di Pasquetta viene celebrata la Festa della Sportella. Si tiene presso l’Eremo di Santa Caterina e ricorda un evento miracoloso da cui sarebbe nato il luogo sacro. Si narra che un ragazzino riese, tale Domenico Schezzini, fu testimone della miracolosa apparizione di Santa Caterina, che gli ordinò di dire ai suoi compaesani di festeggiarla ogni lunedì dell’Angelo. La sportella è un dolce lievitato a forma di ciambella con le estremità che si incrociano sovrapponendosi. Questo dolce un tempo era scambiato, durante il periodo pasquale, fra fidanzati quale auspicio di fertilità per la nuova stagione. Oggigiorno questa usanza è scomparsa ma è rimasta viva nella memoria e nella cultura degli abitanti del posto, che ogni anno si incontrano nei pressi dell’eremo per festeggiare Santa Caterina.

Foto in evidenza © Discover Tuscany | Foto galleria fotografica Scoppio del Carro a Rufina © Radio Mugello – Processione dei Crocioni a Castiglione di Garfagnana © La Nazione – Processione delle Paniere a Santa Maria a Monte © Terre di Pisa

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