Il Palio di Siena

3 min · 7 Mag 2024

Il Palio di Siena

Il Palio di Siena è la corsa di cavalli storica più famosa d’Italia nonché uno degli eventi più affascinanti che la Toscana possa offrire. Si svolge due volte l’anno nella magnifica cornice di Piazza del Campo (o più semplicemente il Campo), la piazza principale di Siena e uno dei motivi che ha spinto l’Unesco a inserire il suo centro storico tra i Patrimoni dell’Umanità. Richiama migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo ma non è una manifestazione organizzata a scopo turistico: è parte integrante della cultura della città e della sua gente. Citando le parole dell’antropologo Alessandro Falassi: “È una festa che è stata molte feste, è il rito di una città e la memoria storica di una civiltà della quale due volte l’anno mette in scena la concezione del mondo“.

Che cos’è il Palio di Siena? Per chi non lo conoscesse, è una tradizione medievale che mette in competizione le contrade cittadine in una spettacolare corsa a cavallo. Siena è divisa in 17 contrade (Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone) ma ad ogni Palio ne partecipano solo 10: le 7 che non hanno corso il Palio precedente a cui se ne aggiungono 3 sorteggiate tra le 10 che vi hanno partecipato. La “carriera“, come viene tradizionalmente chiamata la corsa, consiste in tre giri della piazza, su una pista fatta con un misto di sabbia e “tufo”. Il percorso, estremamente irregolare, è scandito da due curve a gomito molto difficoltose: quella detta di San Martino, per la vicinanza dell’omonima chiesa; e l’altra detta del Casato, perché a ridosso della via che ha questa denominazione. Alla contrada vincitrice viene consegnato un dipinto su stoffa noto come Drappellone (detto, a sua volta, palio o, popolarmente “cencio”).

Quando si corre? Le tradizionali corse si effettuano al tramonto del 2 luglio (Palio della Madonna di Provenzano) e del 16 agosto (Palio dell’Assunta). A volte però, per ricordare particolari ricorrenze cittadine o nazionali, viene corso un terzo Palio chiamato Straordinario, per il quale sono vigenti norme differenti (ad esempio può venir disputato da tutte le 17 contrade). Il Palio è preceduto nei tre giorni antecedenti dalla cosiddetta “tratta” (ovvero il momento in cui vengono assegnati attraverso sorteggio i cavalli alle contrade partecipanti) e da sei prove (una la mattina ed una il pomeriggio) durante le quali il fantino prende dimestichezza con il cavallo. Nella giornata del Palio è in programma anche un corteo storico (o passeggiata storica) a cui prendono parte quasi 700 figuranti in rappresentanza delle 17 contrade e di istituzioni dell’antica Repubblica di Siena. Il corteo parte da Piazza del Duomo e termina il giro in Piazza del Campo dopo aver sfilato per le vie del centro cittadino.

Riguardo le origini del Palio non c’è una data certa, come del resto non si hanno notizie precise per la fondazione della città, che nel mito inizia proprio con un “palio” alla lunga. L’unica certezza è che ha origini antichissime e che la sua storia si intreccia con quella della città. Il documento più antico che testimonia un palio senese risale al 1239 (una multa inflitta ad un certo Ristoro di Bruno di Cigurda, reo di aver rifiutato il premio di scherno) mentre attestazioni certe della prima corsa equestre sono del 1633. Si trattava, beninteso, di un palio in forma diversa da quello odierno. Solo nel XIX secolo prese la sua attuale veste “medievale”. Invece la definizione esatta delle contrade, tuttora in voga, risale al 1729.

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