La Processione dei Misteri di Trapani
4 min · 5 Feb 2024
La Processione dei Misteri di Trapani è una tradizione pasquale antichissima nonché una delle processioni religiose più evocative della Sicilia. Nota anche oltre i confini regionali, si tiene dal Venerdì al Sabato Santo, da oltre 400 anni (con poche interruzioni nel corso della storia). Rappresenta la passione e la morte di Cristo. La folla che si raduna per assistere alla lenta marcia raggiunge spesso una sorta di fervore delirante forse paragonabile soltanto a quello che accompagna le sfilate della Semana Santa di Siviglia.
Si ritiene che affondi le sue radici nel periodo della dominazione spagnola della Sicilia e, in effetti, ha analogie importanti con le celebrazioni andaluse. Fu inizialmente gestita dalla Confraternita del Preziosissimo Sangue e successivamente dalla Confraternita di San Michele. Nel corso del tempo venne poi affidata alle corporazioni artigiane, le maestranze, dalle quali nel 1974 nacque l’Unione Maestranze, che tutt’ora organizza l’evento.
La processione dura quasi 24 ore, con partenza (alle 14 del Venerdì Santo) e ritorno alla barocca Chiesa del Purgatorio. Quest’ultima, edificata nella seconda metà del XVII secolo su progetto dell’architetto Pietro Castro, fu abbellita nel 1714 dall’architetto Giovanni Biagio Amico, che ne disegnò il prospetto. In corteo per le vie principali della città, al ritmo di musiche strazianti, sono portati in spalla, dai “massari” o da giovani volontari, i Sacri Gruppi (o Misteri), straordinarie statue realizzate in tela, legno e colla, da artisti trapanesi del XVII e XVIII secolo che rappresentano episodi della passione e morte di Cristo. Tra gli artisti che si cimentarono con queste rappresentazioni si ricordano Mario Ciotta, Baldassare Pisciotta, Antonio, Francesco e Domenico Nolfo, Giuseppe Milanti e Giacomo Tartaglia. In totale sono diciotto i Gruppi Sacri, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata.
I preziosi Gruppi Sacri vengono portati in processione per quasi 24 ore ma è durante la notte che svelano tutto il loro fascino, quando percorrono al tremolante lume dei ceri le vie più caratteristiche del centro storico, con i tamburini e il cicaleggio delle ciaccole a fare da sottofondo musicale. All’alba raggiungono le Barracche, tradizionale quartiere di pescatori vicino al porto cittadino e al mercato del pesce. Lì le processioni si ricompongono e tra un’annacata (dondolio del gruppo scultoreo portato a spalla che richiama quello della “naca”, la culla) e l’altra viene percorso l’ultimo pezzo del tragitto, quello che li porta a rientrare nella Chiesa del Purgatorio (che li custodisce tutto l’anno). In Piazza del Purgatorio si assiste ad uno dei momenti più emozionanti della processione: i Gruppi Sacri entrano ad uno ad uno nella chiesa accompagnati dalle bande e dal lungo applauso di chi assiste all’evento.
Oltre che dalla Processione dei Misteri, la Settimana Santa trapanese è rappresentata da altre due processioni storiche: la processione dell’icona della Madre Pietà dei Massari che si tiene il Martedì Santo e quella della Madonna della Pietà del Popolo in programma il Mercoledì Santo.
Foto copertina © Giuseppe Sanalitro Pictures | Foto galleria fotografica © Unione Maestranze