Natale in Toscana
5 min · 30 Mag 2023
Curiosi di sapere come viene celebrata la festa più famosa e amata dell’anno in Toscana? Il Natale non è solo una festività in cui si scambiano i regali ma porta con sé consuetudini e tradizioni, trasmesse da una generazione all’altra, che si ripetono da secoli. Ed è proprio durante questi giorni che usi e costumi radicati nel tempo vengono riscoperti.
In Toscana il Natale è una ricorrenza molto sentita e si festeggia soprattutto in ambito familiare. In particolare, le tradizioni natalizie toscane sono molto legate all’elemento del fuoco, come portatore di luce, calore e speranza.
Ancora oggi, in alcune zone della regione, si celebra l’antico rito del ceppo natalizio. Si tratta di un grosso ciocco di legno, più esattamente quello che si trova alla base di un albero, che viene portato in casa la vigilia di Natale. Una volta acceso, questo grande tronco deve ardere fino a Santo Stefano e anche oltre, in alcuni casi fino all’Epifania. Il ceppo protegge la casa dai pericoli ed ha un significato molto forte, perché il fuoco è simbolo di vita, morte e rinascita.
Nel cuore dell’Amiata, ad Abbadia San Salvatore, si tiene una cerimonia che pare affondi le sue radici ancor prima dell’anno Mille, quando i pellegrini s’incamminavano lungo la via Francigena. La sera della vigilia si accende un grande ceppo da cui vengono poi accese tante fiaccole più piccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina. Un altro rito legato al ceppo natalizio si tiene in un paesino in provincia di Lucca, a Gorfigliano. La sera del 24 dicembre sulle colline più visibili del paese, al suono della campana che dà il via alla preghiera, vengono accesi i Natalecci, imponenti costruzioni che possono sfiorare i 20 metri di altezza realizzate intrecciando rami e arbusti.
Oltre a queste tradizioni radicate nel tempo ve ne sono altre più recenti e moderne. Da qualche anno, la città di Firenze propone il tradizionale appuntamento con il festival delle luci F-Light, che per tutto il periodo delle feste riveste di luci e colori i principali spazi urbani, grazie a video-mapping, proiezioni, lightshow e installazioni artistiche. Il festival si è ormai affermato come uno degli eventi più importanti in Europa nel suo genere.
Ma il Natale in Toscana è legato anche e soprattutto alle ricette della tradizione e a piatti che, nonostante il passar del tempo, tornano sempre in tavola.
Certo alcune proposte gastronomiche sono cambiate ma vi sono ricette che sono sinonimo stesso di festa. Per i toscani il cenone e il pranzo sono espressione della gioia che deriva dall’unione familiare. Vengono preparati con ingredienti di prima qualità e prevedono menù ricchi di prelibatezze.
Un menù tipicamente e prettamente toscano prevede come prima portata i classici crostini ai fegatini di pollo, un antipasto estremamente semplice e gustoso che fa subito festa. I crostini, prima di essere farciti, vengono inzuppati nel brodo caldo. Immancabili anche i salumi e le semplici bruschette con l’olio nuovo.
Fra i primi piatti natalizi non manca mai la pasta fatta in casa rigorosamente cotta in un brodo di carne ricavato dalla lenta cottura del cappone. Per quanto riguarda la pasta soprattutto tortellini o cappelletti ripieni di carne, che non sono tipicamente toscani ma sono perfetti con il brodo. In alcune famiglie viene servita la ribollita, una minestra a base di pane raffermo, cavolo, fagioli, spinaci, pomodori, cotenne di maiale o osso di prosciutto.
Tra i secondi il piatto forte è il cappone in umido, protagonista in diversi momenti sulla tavola delle feste. Infatti, il suo brodo viene utilizzato per cucinare la pasta fresca. Un tempo ogni famiglia allevava e faceva crescere ed ingrassare i suoi capponi. Un altro secondo piatto classico è l’arista di maiale alla fiorentina, che una volta si mangiava solo durante i giorni di festa. Nelle zone di mare viene invece preparato il cacciucco, una deliziosa zuppa di pesce tipica della cucina livornese anche se ne esistono diverse varianti preparate in varie zone della Toscana.
E per finire i dolci, tra i quali si segnalano: il panforte, tipico di Siena, a base di mandorle, frutta candita, spezie miste, zucchero e miele; i cavallucci, che sono dei biscotti a base di noci, spezie e canditi; i ricciarelli, dolcetti di marzapane preparati con albume d’uovo, zucchero e mandorle tritate; e i befanini, dei frollini di pasta frolla cosparsi di granella di zucchero.
Trascorrere il Natale in Toscana significa immergersi in un’atmosfera magica e carica di sapori.