I musei di Marsala da non perdere

5 min · 11 Giu 2024

I musei di Marsala da non perdere

Marsala è una città vivace, solare e di grande fascino, nota non solo per l’omonimo vino che l’ha resa famosa nel mondo ma anche per il suo ricco patrimonio storico e culturale. Sul suo territorio sono infatti presenti diverse istituzioni museali di notevole rilevanza che offrono un’ampia gamma di esperienze. Scopriamo insieme i musei da non perdere a Marsala!

Museo Archeologico Baglio Anselmi

Il Museo Archeologico Baglio Anselmi è parte del Parco Archeologico di Lilibeo (il cui nucleo è costituito dall’area di Capo Boeo, che racchiude una considerevole parte dell’abitato dell’antica città di Lilybaeum). La sede museale è uno stabilimento ottocentesco per la produzione del vino Marsala, ristrutturato e adibito a museo nel 1986. Dall’ingresso si dipartono due percorsi espositivi: uno dedicato ai rinvenimenti subacquei e l’altro che illustra la città di Lilibeo. Tra i reperti esposti si segnalano: la Venere Lilybetana (detta anche Venere Callipigia), una statua romana del I – II secolo d.C., copia di una statua ellenistica del II secolo a.C.; i resti di una nave punica da guerra del III secolo a.C.; e il relitto della nave romana di Marausa, il più grande mai ritrovato in Sicilia.

Museo Civico di Marsala

Il Museo Civico di Marsala è allestito all’interno del Complesso Monumentale di San Pietro, un ex monastero benedettino del ‘500. Istituito nel 1998, il museo è articolato in tre sezioni: archeologica, in cui sono esposti i reperti provenienti dall’area urbana e dalla necropoli dell’antica Lilibeo (databili tra il IV secolo a.C. ed il II secolo d.C.) e gran parte della collezione di manoscritti del bibliotecario marsalese Salvatore Struppa; risorgimentale-garibaldina, dedicata all’impresa dei Mille e in particolare alla sbarco a Marsala, tra i cui cimeli spicca la famosa poltrona in damasco su cui riposò Garibaldi dopo lo sbarco; e relativa alle tradizioni popolari, che include un’esposizione dedicata alla processione del Giovedì Santo e all’opera dei Pupi Siciliani.

Palazzo Grignani

Palazzo Grignani (o Grignano) è un imponente edificio settecentesco nonché un affascinante pezzo di storia cittadina. Così scriveva a fine Settecento il Marchese di Villabianca: “Tra le case più nobili, che posson dirsi propriamente palazzi [prende] luogo quella del conte Grignano, posta nel gran largo del Carmine, occupando la sua stesa del prospetto un’ala intera di detto piano colla distinzione in essa di un interno giardino”. Attualmente il palazzo, restituito alla città, è sede della Pinacoteca Comunale e di una delle più interessanti collezioni istituzionali sul Novecento. Tra gli artisti presenti si segnalano Guccione, Sarnari, Sughi, Sironi, Lia Pasqualino Noto, Accardi, Consagra e Sanfilippo.

Convento del Carmine

A fianco di Palazzo Grignani sorge l’ex Convento del Carmine, uno degli esempi più significativi degli insediamenti degli ordini mendicanti a Marsala. Fu fondato quasi sicuramente nel XIII-XIV secolo, nonostante la tradizione locale insista sull’arrivo dei primi carmelitani in città nel 1154-1155. La struttura è il risultato di molte trasformazioni architettoniche che dal XVII ne hanno cambiato le dimensioni originarie. Il convento, chiamato il Carminio, ospita l’Ente Mostra di Pittura Contemporanea con una prestigiosa raccolta di oltre 700 opere. Tra gli artisti esposti ci sono Cagli, Cantatore, Cassinari, Conti, Gentilini, Maccari, Marchegiani, Pomodoro, Sassu, Sironi, Tosi e Tozzi. Oltre all’esposizione permanente, organizza anche interessanti mostre temporanee.

Museo Giuseppe Whitaker

Questo museo è reso ancor più interessante dalla sua ubicazione a Mozia, antica città fenicia sita sull’isola di San Pantaleo (che fa parte del gruppo dello Stagnone). Dedicato al famoso ornitologo e appassionato di archeologia Giuseppe Whitaker, è ospitato nella palazzina che fu la sua residenza sull’isola. Espone la più consistente raccolta di manufatti fenicio-punici della Sicilia. Oltre alla ormai storica Collezione Whitaker, ospita una vasta selezione dei materiali provenienti dagli scavi moderni effettuati in diversi punti dell’abitato di Mozia. Il pezzo forte del museo è il Giovinetto di Mozia, una statua di marmo a grandezza naturale del V secolo a.C. raffigurante un efebo che suggerisce influenze cartaginesi.

Foto in primo piano © Regione Siciliana | Foto galleria fotografica © (1 e 2) Marsala Vacanze – (3) Fondazione G. Whitaker

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