10 cose da vedere in Garfagnana

8 min · 1 Mar 2024

10 cose da vedere in Garfagnana

Situata nel nord della Toscana, al confine fra la Lunigiana ed i territori di Matilde di Canossa, la Garfagnana è una terra antica e affascinante ricca di pittoreschi borghi medievali, imponenti fortezze, originali costruzioni, antiche pievi ma anche spettacolari grotte e riserve naturali. Insomma, le cose da vedere non mancano di certo. Ne abbiamo selezionate 10 che per nessuna ragione al mondo potete perdervi!

ISOLA SANTA

Tra i luoghi più suggestivi della Garfagnana vi è senza dubbio Isola Santa (frazione del comune di Careggine), un piccolo borgo che sembra uscito da un libro di fiabe. Come testimoniato da scavi archeologici, affonda le sue radici nella Preistoria ma è al periodo medievale che vengono ricondotte le sue fondamenta, quando nel paese si trovava un hospitale che accoglieva i numerosi viandanti di passaggio tra la Versilia e la Garfagnana. Sorge sulle rive di un piccolo lago artificiale (navigabile in canoa, kayak o altre imbarcazioni) alimentato dalle acque del torrente Turrite Secca. Immerso nel verde, è costituito da poche case in pietra con il tetto in ardesia che regalano al visitatore immagini di una quiete antica. In paese è possibile visitare la Chiesa di San Jacopo, fondata probabilmente dalla Contessa Matilde di Canossa e ormai sconsacrata.

GROTTA DEL VENTO

La Grotta del Vento è una delle grotte turistiche più complete in Europa. Si trova a Fornovolasco (frazione del comune di Fabbriche di Vergemoli), nel cuore delle Alpi Apuane. Così chiamata per le forti correnti d’aria che la percorrono, è un’immensa cavità scavata nella roccia dalla millenaria attività erosiva dell’aria e dell’acqua che presenta una straordinaria varietà di aspetti del carsismo sotterraneo. Nonostante si sia formata milioni di anni fa, fu scoperta solo nel 1898 grazie ad alcuni giovani di Fornovolasco che, incuriositi dalla corrente d’aria che proveniva dal suo interno, convinsero una bimba di 4 anni ad infilarsi nella fessura, troppo stretta per un adulto. La visita prevede la possibilità di intraprendere tre percorsi diversi per lunghezza e per durata.

EREMO DI CALOMINI

A pochi chilometri dalla Grotta del Vento, sempre nel comune di Fabbriche di Vergemoli, si trova, incastonato tra le montagne, l’Eremo di Calomini. Dedicato a Santa Maria ad Martyres, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura rupestre in Garfagnana. Secondo la tradizione fu costruito nel luogo in cui, verso l’anno Mille, una pastorella si ritrovò inspiegabilmente tra le mani l’immagine della Madonna. La reliquia fu portata a Gallicano ma l’icona scomparve, per essere di nuovo ritrovata a Calomini, dove l’aveva rinvenuta la fanciulla. La sacra immagine, ancora esistente e oggetto di devozione, viene venerata col nome di Madonna della Penna. Da non perdere la visita alla sagrestia, all’antica cucina e agli alloggi dei monaci, tutti scavati nella roccia.

FORTEZZA DELLE VERRUCOLE

Assolutamente da non perdere è la maestosa Fortezza delle Verrucole, uno dei monumenti più rappresentativi della Garfagnana e del sistema delle fortificazioni militari presenti sul territorio limitrofo. Posizionata su un colle che sovrasta il paese di San Romano in Garfagnana, fu costruita tra X e XIII secolo dalla famiglia Gherardinghi. Anche se nelle sue fattezze attuali risale probabilmente a due periodi estensi: l’epoca del marchese Leonello (circa 1450) e di Alfonso II (circa 1564). Attualmente è sede di un archeopark, che ricostruisce la vita all’interno della fortezza sotto forma di museo vivente, così com’era quando era abitata in passato. Dai baluardi cinquecenteschi della fortezza è inoltre possibile godere di un panorama mozzafiato sul fondovalle della Garfagnana e sul paesaggio delle Alpi Apuane.

ROCCA DI CAMPORGIANO

La Rocca di Camporgiano, nota anche come Rocca degli Estensi, fu eretta intorno al XV secolo dalla potente e nobile famiglia di Ferrara ed è collocata su un rilievo roccioso dirimpetto alla Fortezza delle Verrucole. Anche se non conserva molto della sua struttura originaria, merita comunque una visita. Oggi, oltre ad essere uno dei monumenti simbolo della Garfagnana, ospita (nel torrione principale) la Civica Raccolta di Ceramiche Rinascimentali. Le preziose ceramiche, che coprono un arco di tempo di quasi tre secoli, provengono per la maggior parte dai pozzi di butto della fortificazione svuotati durante i lavori di restauro effettuati negli anni Settanta. Una piccola parte della collezione è stata invece recuperata a Nicciano.

LAGO DI VAGLI

Il Lago di Vagli (nel comune di Vagli Sotto) è il più grande bacino artificiale della Toscana. Le sue acque nascondono le rovine di Fabbriche di Careggine, piccolo borgo esistente dal XIII secolo che venne inghiottito nel 1953, quando fu portato a termine un rialzo della diga di Vagli. Il paese fantasma, di cui si conservano ancora le tracce di ciò che era, riappare solo quando il bacino viene svuotato per lavori di manutenzione. Fulcro delle attività turistiche intorno al lago è la località il Bivio, dove si trovano: le aree picnic; la partenza del percorso per il Ponte Sospeso, che offre una meravigliosa e completa angolazione del panorama circostante; e la navetta per il Volo dell’Angelo, una zipline che permette di volare sulla superficie del lago per oltre un km a un’altezza di circa 350 metri.

PONTE DELLA MADDALENA

Tra le cose da vedere in Garfagnana non possiamo non menzionare l’antico e misterioso Ponte della Maddalena (situato nei pressi di Borgo a Mozzano), una costruzione ad arcate asimmetriche che risale, nel suo aspetto attuale, al XIV secolo. Il suo singolare profilo, che tuttora colpisce chi lo ammira, ha ispirato numerosi artisti. È anche conosciuto come Ponte del Diavolo per via di un’antica leggenda, secondo la quale il capomastro, non riuscendo a terminare il ponte nei tempi prefissati, chiese aiuto al demonio, promettendogli in cambio l’anima del primo essere vivente che l’avesse attraversato. Una volta terminato il ponte, il diavolo fu però beffato dall’astuzia degli abitanti, che lo fecero attraversare da un cane.

ORRIDO DI BOTRI

Situato alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze, l’Orrido di Botri è una spettacolare gola calcarea con ripide pareti (alte fino a 200 metri) scavate in profondità dalle fredde acque dei torrenti Mariana e Ribellino e distanti fra loco in alcuni punti solo poche braccia. A prima vista sembra impercorribile, ostile, una spaccatura geologica che sbarra l’accesso umano, invece fu frequentata anche nell’antichità. Il Sommo Poeta Dante Alighieri visitò la zona e, secondo alcune interpretazioni, si ispirò all’Orrido di Botri per dar forma ai suoi paesaggi infernali. Da giugno a settembre, quando la portata delle acque è minore e la temperatura più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio (unico accesso alla gola, dove si trova il centro accoglienza dei Carabinieri Forestali e la biglietteria) fino al Salto dei Becchi.

BARGA

Un’altra meta da non perdere è Barga, il borgo dagli echi pascoliani e dalle stradine strette e ripide. Arroccato in cima a una collina, è un piccolo gioiello medievale a cui fa da sfondo la cornice mozzafiato delle Alpi Apuane. Unisce la varietà dei colori, la dolcezza del clima, la presenza di splendide testimonianze artistiche e la vivace ospitalità della sua gente. Il monumento principale è il Duomo di San Cristoforo. Edificato a più riprese dal secolo XI al XVI in chiari blocchi di alberese, ospita al suo interno opere d’arte di notevole interesse, tra le quali spicca un pregevole ambone di scuola comacina. Tra le altre cose da vedere ci sono: il Conservatorio di Santa Elisabetta, dove è conservata una bellissima pala d’altare di scuola robbiana; la Casa Museo Giovanni Pascoli, abitata dal poeta dal 1895 fino alla morte; e il Museo Civico del Territorio Antonio Mordini, che ripercorre le vicende del territorio.

CASTIGLIONE DI GARFAGNANA

Un altro suggestivo borgo è Castiglione di Garfagnana. Ubicato sulla sommità di una collina, conserva ancora in parte l’assetto urbanistico originario. Passeggiando tra le sue stradine vi sembrerà di tornare indietro nel tempo. Nella parte più alta del paese si innalza la Rocca, maestosa struttura con tre torrioni, il più grande dei quali è il mastio, da cui è possibile ammirare una magnifica vista sulla valle sottostante. Oltre alla rocca, si segnalano: la Chiesa di San Michele, con la sua facciata tardogotica realizzata in pietra grigia, marmo rosso e marmo bianco; e la Chiesa di San Pietro, costruita a ridosso della rocca che la sovrasta. Il borgo è inoltre famoso per le numerose feste e rievocazioni storiche che ospita.

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