5 cose da vedere a Porto Azzurro
5 min · 14 Mag 2024
Affacciato su un’insenatura dello stretto golfo di Mola, Porto Azzurro è un caratteristico borgo di pescatori nonché una delle località più conosciute dell’Isola d’Elba. Nasce nel XVII secolo sotto la dominazione spagnola, di cui conserva ancora oggi diverse testimonianze. In origine si chiamava Longone, poi Porto Longone nel 1873 e in seguito, nel 1947, assunse l’attuale nome, più ridente e più aderente al panorama. Il piccolo centro è caratterizzato da case dai colori pastelli che incorniciano il porto e da piccole stradine in salita, lungo le quali si viene immediatamente attratti da maestosi edifici.
Cosa vedere a Porto Azzurro? Ecco 5 cose da non perdere!
Piazza Matteotti
Tra le cose da vedere a Porto Azzurro non possiamo non citare la bella Piazza Matteotti, così chiamata in memoria del famoso politico antifascista. Un tempo era la piazza d’armi spagnola mentre oggi, spaziosa, soleggiata e affacciata sul mare, costituisce, soprattutto nei mesi estivi, il “salotto mondano” dell’Isola d’Elba. Circondata da caffè, ristoranti e negozi, è un punto di incontro a ogni ora del giorno, oltre che palcoscenico di manifestazioni di ogni genere (storiche, gastronomiche, culturali e di intrattenimento). Impreziosita da elementi di pregio, è stata costruita in modo da ricordare una rete da pesca per omaggiare la gente di mare che per anni ha sostenuto l’economia del paese.
Il Forte Longone
La traccia più maestosa e affascinante della dominazione spagnola è il Forte Longone, noto anche come Forte San Giacomo, che si eleva sulla sommità di un promontorio a est dell’abitato. Il complesso fortificato fu eretto agli inizi del XVII secolo da Don Garcia de Toledo, riprendendo nei bastioni e nella pianta a stella la struttura della fortezza di Anversa. Le originarie funzioni di avvistamento e di difesa furono svolte fino alla metà del XIX secolo, quando la struttura militare fu gradualmente dismessa. Anche se non visitabile all’interno, in quanto sede di un penitenziario, merita comunque una visita per apprezzarne l’imponente mole e, al tempo stesso, godere di una stupenda vista sulla costa orientale dell’isola.
Il Laghetto di Terranera
Situato ad est del paese, il Laghetto di Terranera è un piccolo specchio acqueo di origine mineraria, che si è formato in un cratere estrattivo novecentesco. Alimentato da una sorgente naturale di acqua dolce ricca di zolfo, assume una particolare colorazione verde, in netto contrasto con il blu del mare, dal quale è separato solo da una esile lingua di sabbia. Il paesaggio circostante è quasi lunare e molto suggestivo, oltre che interessante sotto l’aspetto geologico. Proprio per la presenza di acqua solforosa, la balneazione nel laghetto è severamente vietata. Vi si accede tramite un comodo sentiero che parte dalla riva sinistra della spiaggia di Reale, lungo il quale si possono ancora notare i segni dell’escavazione delle vecchie miniere.
La Piccola Miniera
Appena fuori dal centro abitato di Porto Azzurro, sulla strada che conduce a Rio Marina, si trova la Piccola Miniera, una ricostruzione in dimensioni ridotte di una miniera e dell’attività che si svolgeva al suo interno. L’opera completamente ricostruita con materiali naturali e autentici nasce dalla fantasia unita all’esperienza mineraria di Emilio Giacomelli, che da oltre 40 anni opera nel settore delle pietre dure. La visita si effettua a bordo di un originale trenino; il percorso si sviluppa in circa 250 metri. La Piccola Miniera comprende anche il Museo Minerario Etrusco, che si propone di valorizzare l’importanza della presenza etrusca all’Isola d’Elba. Di grande interesse culturale è la riproduzione di 4 forni in sezione con le varie tappe di cottura dell’ematite.
Il Santuario della Madonna del Monserrato
Mimetizzato tra le rocce coperte di licheni di una stretta vallata a pochi chilometri dal centro di Porto Azzurro, il Santuario della Madonna del Monserrato è un luogo pieno di fascino e spiritualità. Fu fatto costruire agli inizi del XVII secolo dal governatore spagnolo Don Josè Pons, al quale, il suggestivo paesaggio offerto dalla vallata, ricordava Montserrat in Catalogna, dove si venerava, e ancora oggi si venera, la statua della Madonna nera in trono con il Bambino. All’interno del santuario è conservata l’immagine della Madonna Nera, a cui l’8 settembre è dedicata una delle ricorrenze più sentite dalla popolazione elbana. Il santuario presenta forti richiami alla cultura architettonica del barocco iberico.
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