5 luoghi della fede immersi nella natura vicino Firenze

5 min · 10 Lug 2023

5 luoghi della fede immersi nella natura vicino Firenze

Nei dintorni di Firenze si trovano un gran numero di monasteri, oratori e conventi. Situati nel folto di foreste, sulle cime di colli o montagne, sono luoghi ricchi di fascino che, ancora oggi, sono mete di pellegrinaggio o di semplici viaggi motivati dalla curiosità o dalla passione per la storia, l’arte, la religione e la cultura popolare. Qui di seguito vi presentiamo 5 luoghi della fede immersi nella natura vicino Firenze che vi consigliamo vivamente di visitare. Vi troverete di fronte a testimonianze architettoniche, artistiche e paesaggistiche di notevole interesse e grande bellezza.

L’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote

A Ponte a Ema, nella campagna che circonda e caratterizza il territorio di Bagno a Ripoli, si trova l’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote. Fu costruito nella seconda metà del XIV secolo da Jacopo e Giovanni, figli di Alberto degli Alberti. L’edificio, che ha ben conservato la struttura gotica, presenta un’architettura semplice e geometrica. Ma nasconde al suo interno un magnifico ciclo di affreschi che narra le Storie di Santa Caterina d’Alessandria (detta delle Ruote in ricordo del martirio subito nel IV secolo), protettrice dei giudici e dei notai, venerata per tutto il Medioevo per la sua sapienza. Il notevole intervento pittorico fu iniziato dal Maestro di Barberino e da Pietro Nelli e portato a termine da Spinello Aretino.

Il Santuario Madonna delle Grazie al Sasso

Luogo di culto e di pellegrinaggio, il Santuario Madonna delle Grazie al Sasso sorge a 565 metri sul livello del mare, in una delle zone più belle del territorio di Pontassieve. Fu eretto nella seconda metà del XV secolo al posto di un oratorio di origine medievale dopo che la Santa Vergine apparve a due pastorelle facendo guarire il loro padre malato. Il sasso su cui si dice che appoggiò i piedi Maria è conservato sotto l’altare maggiore. L’edificio custodisce numerose opere d’arte e arredi sacri. Qui ogni anno arrivano migliaia di pellegrini da ogni dove, soprattutto nella data del 2 luglio, quando si tiene la festa della Visitazione della Vergine. Dal santuario partono anche molti sentieri per il trekking e l’escursionismo.

Il Convento di Montesenario

Nel comune di Vaglia, in incantevole posizione panoramica sull’Appennino e sulla valle della Sieve, si trova il Convento di Montesenario. Secondo la tradizione fu fondato l’8 settembre 1233 da sette nobili fiorentini, che si ritirarono in questo luogo a vita eremitica, prendendo il nome di Servi di Maria. Il suo aspetto attuale è il risultato di consistenti interventi successivi. All’interno della chiesa si possono ammirare pregevoli opere d’arte, tra le quali si segnalano un’Adorazione dei Magi del Cigoli e un magnifico coro ligneo del 1707, intagliato in eleganti forme barocche. Inoltre si possono visitare due grotte che furono le prime abitazioni dei sette padri fondatori.

La cittadella di Loppiano

Loppiano è la prima cittadella internazionale del Movimento dei Focolari (ufficialmente Opera di Maria, un movimento internazionale di rinnovamento spirituale e sociale che mira a contribuire all’unità della famiglia umana secondo il mandato evangelico “Che tutti siano uno”). Sorge su un vasto terreno in collina, nel territorio del comune di Figline e Incisa Valdarno. La cittadella fu fondata da Chiara Lubich nel 1964 con l’intento di mettere in pratica gli ideali del movimento. In questa piccola città vivono, permanentemente o per pochi mesi, quasi un migliaio di persone di ogni età, etnia e cultura. Vi si svolgono attività lavorative, incontri, vita scolastica e formazione (religiosa ma non solo).

L’Abbazia di Vallombrosa

E ultima, ma non per importanza, l’imponente abbazia benedettina di Vallombrosa, situata nell’omonima località del comune di Reggello, ai piedi del Pratomagno. Risale all’XI secolo ma la sua forma attuale è sostanzialmente quella del Seicento – primo Settecento. Fu qui che nacque l’Ordine dei Vallombrosani, basato sulla famosa regola benedettina “ora et labora” (dal latino prega e lavora). Vi sono custodite numerose e preziose opere d’arte, tra cui un importante dipinto di Lorenzo Lippi, una tavola di Raffaello dei Carli e alcuni affreschi di Fabbrini. Attorno all’abbazia la natura regna sovrana. La foresta che la circonda è stata curata nei secoli dai monaci e presenta esemplari di grande pregio.

Foto galleria fotografica Oratorio di Santa Caterina delle Ruote © Vignaccia76 | Santuario Madonna delle Grazie al Sasso © Comune di Pontassieve | Abbazia di Vallombrosa © Canva

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