Cascate e piscine naturali in Toscana
5 min · 21 Lug 2023
Quando l’afa si fa sentire, non serve scappare per forza al mare o al lago. In Toscana ci sono diverse cascate e piscine naturale dove è possibile rilassarsi, trovare un po’ di refrigerio e godersi una meravigliosa gita fuori porta. Scopriamo insieme quelle da non perdere!
Le cascate di Candalla
A breve distanza dal centro di Camaiore, in una valle del versante versiliese delle Alpi Apuane meridionali, si trovano le paradisiache cascate di Candalla, che sembrano uscite da un libro di fiabe. Sono la meta ideale per chi cerca un luogo dove rinfrescarsi e rilassarsi durante le calde giornate estive, quando le spiagge sono sovraffollate. Il sentiero che costeggia le cascate è un tratto dell’anello 7 Candalla – Casoli – Metato – Candalla. Lungo il tragitto ci sono numerosi ruderi di opifici, mulini, frantoi, pastifici e polverifici sorti nei pressi del torrente Lombricese per sfruttarne l’energia. Tra gli edifici di maggior interesse si segnalano il pastificio Bertagna e il mulino di Taccone.
Le pozze di Malbacco
Nel Parco Regionale delle Alpi Apuane, non troppo lontano dal borgo di Seravezza, troviamo le pozze di Malbacco, incantevoli piscine naturali create dalla forza erosiva del torrente Serra, che qui regala il suo spettacolo più bello. Raggiungerle non è semplicissimo ma la soddisfazione una volta arrivati a destinazione ripagherà di tutta la fatica fatta. La più famosa di queste pozze si chiama Pozza della Madonna ed è alimentata da una cascata di circa dieci metri scavata nella roccia che forma uno scivolo naturale. I più temerari possono arrampicarsi sulla parete della cascata e sfruttare lo scivolo per gettarsi nel blu cristallino della pozza.
I bozzi delle Fate
A pochi minuti da Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, c’è un luogo incantato dove la leggenda racconta si riunissero le fate per lavare i loro panni e poi stenderli al sole ad asciugare. Stiamo parlando dei bozzi delle Fate, una serie di splendide piscine naturali che si susseguono una dopo l’altra collegate tra loro da cascate e cascatelle. Il sito offre ogni tipo di svago: si può nuotare, tuffarsi dalle rocce e persino fare l’idromassaggio sotto le cascate. Ai bozzi si arriva percorrendo un breve sentiero che si snoda, tra sali e scendi, nel bosco. Non lontano da qui (circa 3 chilometri) si erge maestoso il Castello della Verrucola, che merita sicuramente una visita.
Il Masso delle Fanciulle
Nella Riserva Naturale Foresta di Berignone, tra il comune di Pomarance e quello di Volterra, si trova il Masso delle Fanciulle, una piacevole area balneabile dove la natura dà il meglio di sé. Il fiume Cecina, durante il suo corso, genera questo specchio di acqua, a ridosso di un grande masso, cui fa riferimento il nome della località. Si narra che il nome sia legato ad una leggenda, secondo la quale alcune fanciulle, per scappare dalle attenzioni di un nobile locale, si gettarono in acqua dal masso annegando. Poco più avanti sorge il Masso degli Specchi, altro luogo incontaminato, ideale per un bel bagno rinfrescante.
La cascata dell’Acquacheta
Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una delle aree forestali più incontaminata d’Europa, che si estende a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna, sorge la scenografica Cascata dell’Acquacheta. Questo magnifico scroscio d’acqua è caratterizzato da un salto di oltre 70 metri che regala uno spettacolo unico. La cascata è meta di turismo non solo per l’elevato interesse naturalistico ma pure per il valore culturale del luogo. Viene infatti descritta da Dante Alighieri nel XVI canto dell’Inferno. Si raggiunge solo attraverso un’escursione di un paio d’ore, partendo dal paese di San Benedetto in Alpe. Non lasciatevi ingannare però: anche se la partenza avviene in Emilia, la cascata si trova in territorio toscano.
Le cascate del Mulino di Saturnia
Le più famose sono le cascate del Mulino di Saturnia, frazione del comune di Manciano che si trova nell’entroterra collinare della Maremma. Contrariamente a quelle che vi abbiamo segnalato finora, queste vi consigliamo di visitarle in primavera o in autunno, per godersi al meglio la temperatura calda delle vasche termali. Qui l’acqua sulfurea, alimentata dal torrente detto Gorello, scorre in piccoli bacini diventando più calda e impetuosa man mano che si risale verso la sorgente, fino a trasformarsi in una sorta di idromassaggio nella vasca più alta. Secondo la leggenda si sarebbero originate nel punto in cui cadde un fulmine scagliato da Giove contro Saturno. Avvolte da spesse nubi di vapore solforoso, sono l’ideale per chi ama rilassarsi con l’acqua fino al collo. E sono pure gratuite!