I musei dell’Arcipelago Toscano da non perdere
5 min · 29 Mag 2023
Composto da sette isole maggiori (Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona) e alcuni isolotti minori, l’Arcipelago Toscano possiede un patrimonio naturalistico unico al mondo. Ma non solo. Ci sono anche numerosi musei che raccolgono collezioni di varia natura: archeologia, mineralogia, geologia, archeologia industriale, storia e arte. Si tratta di luoghi che vi faranno scoprire il territorio nel suo lato più genuino.
Quali sono i musei dell’Arcipelago Toscano da non perdere? Scopriamoli insieme!
Museo Civico Archeologico della Linguella
A Portoferraio, il principale centro dell’Isola d’Elba, si trova il Museo Civico Archeologico della Linguella. Aperto nel 1988 all’interno dell’omonima fortezza, offre uno straordinario viaggio nel tempo lungo undici secoli (dalla fine dell’VIII – inizi VII secolo a.C fino al V secolo d.C.) attraverso l’ampia raccolta di materiali provenienti da ritrovamenti subacquei e insulari del comprensorio elbano. Il percorso è corredato da pannelli didattici che introducono alla visione dei singoli pezzi. Tra i reperti esposti si segnalano: l’Ara di Attiano in granito ritrovata presso Fosso dell’Inferno, databile al II secolo d.C.; e l’ancora in ferro del relitto di Montecristo. Adiacente al museo si trovano i resti della villa romana della Linguella, risalente al I secolo a.C.
Pinacoteca Civica Foresiana
Sempre a Portoferraio merita una visita pure la Pinacoteca Civica Foresiana, ospitata al primo piano di un imponente palazzo cinquecentesco che porta il nome di Cesare De Laugier, un ufficiale napoleonico di madre portoferraiese. Aperta al pubblico nel 1924, trae origine dalla donazione, fatta nel 1914, della ricca collezione privata dello studioso e intellettuale Mario Foresi (Pisa 1849 – Firenze 1932). Fanno parte di questo prezioso patrimonio oggetti d’arte, stampe e dipinti appartenenti ad una grande varietà di artisti, tra i quali spiccano grandi maestri del calibro di Telemaco Signorini, Antonio Ciseri, Llewelyn Lloyd, Francesco Morandini e Plinio Nomellini. Di notevole interesse è la sezione dedicata ai personaggi e ai luoghi elbani.
Museo del Mare
Inaugurato nel 2014, il Museo del Mare di Capoliveri racconta la storia del naufragio del Polluce, un piroscafo costruito nel 1839 dai cantieri Normand di Le Havre e affondato il 17 giugno 1841 al largo delle coste di Capo Calvo. La nave andò a picco in soli 15 minuti, portando con sé l’intero carico, recuperato poi tra il 2000 e il 2005. Si tratta di documenti di bordo, lettere, effetti personali, merci di vario genere, arredi per la tavola, corredi delle cabine e oggetti di bordo. Ma il vero tesoro del museo è rappresentato dall’ingente carico di monete d’oro e d’argento che era a bordo del piroscafo insieme a splendidi gioielli d’oro, monili e piccole statue di porcellana.
MUM – Museo Mineralogico Luigi Celleri
Un altro museo da non perdere si trova a Campo nell’Elba. Stiamo parlando del Museo Mineralogico e Gemmologico intitolato al famoso mineralogista sanpierese Luigi Celleri (1828-1900), a cui è stata pure dedicata la celleriite, una nuova tormalina scoperta all’Isola d’Elba. Aperto nel 2013, sorge davanti all’antica pieve romanica di San Niccolò. Al suo interno sono raccolti minerali storici provenienti da Campo nell’Elba, minerali di ferro messi a disposizione dal Parco Minerario di Rio e rocce da cui si estraggono i principali minerali dell’isola. Il museo propone anche laboratori didattici ed escursioni a tema sul percorso delle Vie del Granito, che si snoda sulle pendici sud orientali del massiccio del Monte Capanne.
Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche
Infine, vi consigliamo di visitare il Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche, situato sull’Isola di Pianosa. Al suo interno viene svelata la storia di questa piccola isola attraverso rocce, fossili e reperti archeologici. Il percorso espositivo è articolato in quattro sale: la prima espone tipologie di minerali tipiche di Pianosa; la seconda è dedicata alla geologia dell’isola, alla sua evoluzione paleogeografica ed alle ricostruzioni paleoambientali; la terza è dedicata alla parte romana; e la quarta comprende la ricostruzione di una sepoltura romana. Il museo dispone anche di ambienti destinati ad attività didattiche, divulgative o ricreative: un laboratorio, una biblioteca/sala lettura, un’aula microscopi e una sala congressi.
Foto © Sistema Museale Arcipelago Toscano