Itinerario alla scoperta delle pievi della Versilia
5 min · 21 Dic 2023
La Versilia non è solo mare e spiagge ma anche una regione ricca di storia e di gioielli da scoprire. Qui vi proponiamo un itinerario che vi guiderà alla scoperta delle antiche pievi che punteggiano il territorio versiliese. Il tragitto è lungo poco più di 30 chilometri e può essere percorso, in macchina o in moto, in ogni stagione dell’anno.
La Chiesa di Santa Maria Assunta a Stazzema
La prima tappa dell’itinerario è la romanica Chiesa di Santa Maria Assunta a Stazzema. Si trova poco fuori dal paese, in posizione dominante sulla sottostante valle del fiume Vezza. Secondo alcuni studiosi venne eretta sui resti di un tempio pagano già edificato dai soldati romani e dedicato a Minerva. Menzionata per la prima volta nel IX secolo, ha subito notevoli rifacimenti e aggiunte nel corso del tempo. Si contraddistingue per la facciata in marmo bardiglio, con il rosone quattrocentesco decorato da archetti pensili e mensole lavorate con figure di vario tipo. Molto suggestivo è il porticato, aggiunto nel XVII secolo. All’interno si segnalano alcune opere come un’Assunzione della Vergine di Pietro da Talata, una predella di Zacchia il Vecchio e una scultura di Niccolò Civitali.
La Pieve di Santo Stefano a Vallecchia
La seconda tappa dell’itinerario è la Pieve di Santo Stefano a Vallecchia, frazione del comune di Pietrasanta. Situata lungo il tracciato della Via Francigena, fu eretta la prima volta nell’VIII secolo ma la struttura odierna è databile all’XI secolo. Dell’edificio originario rimangono scarse tracce cancellate dai numerosi successivi interventi di manomissione. Presenta una facciata semplice decorata con marmo bianco proveniente dalla vicina cava di Solaio. All’interno, in una nicchia ricavata nel terzo pilastro della navata sinistra, è custodita una pregevole scultura della Madonna con Bambino, risalente al XIV secolo. Completano il ricco arredo i confessionali in marmo policromo del XVII secolo, vari affreschi trecenteschi raffiguranti scene sacre e il pulpito del XVII secolo riccamente decorato in stile barocco.
La Chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta
A pochi chilometri dalla Pieve di Santo Stefano, e precisamente nel centro storico di Pietrasanta, si trova il complesso composto dalla Chiesa di Sant’Agostino e dall’attiguo ex-convento col caratteristico chiostro. La chiesa, oggi sconsacrata e sede evocativa di mostre d’arte, costituisce uno dei principali edifici gotici della Versilia. Fu costruita a partire dal XIV secolo dai frati agostiniani anche se quella che possiamo ammirare oggi è il risultato di successive revisioni e ammodernamenti. Notevole è la presenza di altari dipinti, tra i quali spicca quello dell’Annunciazione (secolo XVII, attribuito a Matteo Boselli). L’adiacente ex convento ospita la Biblioteca Comunale e il Museo dei Bozzetti (in cui sono raccolti oltre 700 bozzetti di sculture di artisti internazionali).
La Pieve dei Santi Giovanni e Felicita a Valdicastello
La tappa successiva è la Pieve dei Santi Giovanni e Felicita a Valdicastello, piccola frazione di Pietrasanta nota per aver dato i natali a Giosuè Carducci (il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura). Circondata dal verde di un’oliveta, è una delle pievi più antiche presenti in Versilia. Fu menzionata per la prima volta nel IX secolo ma la struttura attuale risale al XII secolo. Del periodo si notano un gran numero di sculture raffiguranti figure umane e animali. Oltre che per la posizione, colpisce per il contrasto tra il biancore della facciata e il rosso del laterizio delle monofore che si aprono sul campanile. All’interno si possono ammirare affreschi tardo trecenteschi di pregevole fattura e un interessante tabernacolo del XV secolo.
La Badia di San Pietro a Camaiore
Abbandonato l’abitato di Valdicastello, l’itinerario prosegue a Camaiore con la visita della Badia di San Pietro (meglio conosciuta come la Badia di Camaiore), la cui importanza è dovuta alla sua monumentalità. Posizionata ai margini della Via Francigena, costituisce uno degli esempi sacri più antichi di queste terre, ricordato per la prima volta in una pergamena vescovile nell’VIII secolo. Sebbene abbia subito numerosi interventi e modifiche, della struttura primitiva si possono ancora ammirare l’austero impianto a tre navate, l’abside e la parte bassa della facciata. All’interno sono degni di nota i due affreschi sulla prima e seconda colonna della navata sinistra raffiguranti rispettivamente Santa Maria Egiziaca e la Madonna della Pietà (risalenti al XIV secolo), il tabernacolo e l’acquasantiera del XV secolo.
La Pieve di San Pantaleone a Pieve a Elici
Infine, l’ultima tappa dell’itinerario è la Pieve di San Pantaleone in località Pieve a Elici, piccola frazione del comune di Massarosa. Secondo la tradizione le origini di questa chiesa risalgono a San Frediano, vescovo di Lucca, durante la sua vasta opera di riordinamento della chiesa Lucchese a cavallo fra V e VI secolo. L’attuale impianto risale al XII secolo circa, quando venne ricostruita conservando l’unico muro ancora esistente della costruzione originaria. Sublime a vedersi dall’esterno per la sua superba mole biancastra e per la grazia della torre campanaria merlata, all’interno custodisce importanti opere come l’affresco della Madonna con bambino del XIII secolo, il crocefisso fra santi del XVI secolo e il polittico marmoreo del XV secolo.
Foto © Visit Tuscany