Itinerario in Garfagnana tra borghi, canyon e laghetti
5 min · 26 Set 2023

Cosa vedere in Garfagnana? Ecco un bellissimo itinerario che vi condurrà alla scoperta dei luoghi più suggestivi di questa affascinante zona che, seppur vicina ad importanti città come Lucca, Pisa, Firenze e alla mondana Versilia, è rimasta chiusa in sé stessa, costruendosi una spiccata identità che tutt’oggi conserva. L’itinerario è piuttosto lungo ma può essere percorso anche a tappe, in base a ciò che si desidera visitare.
Il punto di partenza dell’itinerario è Lucca, una delle città medievali più belle e meglio conservate d’Italia. Ricca dal punto di vista storico e architettonico, possiede innumerevoli attrattive. Tra queste spiccano: il Duomo, intitolato a San Martino, che racchiude pregevoli opere d’arte e un misterioso labirinto; la Chiesa di San Michele, capolavoro gotico romanico; la Torre Guinigi, sulla cui cima si trova un giardino pensile con grossi lecci ormai secolari; e le Mura, che da 500 anni abbracciano la città e oggi costituiscono una promenade unica al mondo. Da Lucca si prende la strada statale 12 (quella dell’Abetone) e si punta a nord, risalendo la Valle del Serchio. La prima tappa è Borgo a Mozzano, dove ci si ferma davanti al misterioso Ponte della Maddalena, più comunemente conosciuto come Ponte del Diavolo a causa delle strane leggende che circondano la storia della sua costruzione.
Da lì si prende la strada regionale 445 per un allungo sino all’Orrido di Botri, il canyon più grande della Toscana. Questa spettacolare gola calcarea con ripide pareti (alte fino a 200 metri) scavate in profondità dalle fredde acque dei torrenti Mariana e Ribellino ispirò la fantasia di Dante Alighieri per dar forma ai suoi paesaggi infernali. Tornati sulla SR445, l’itinerario prosegue in direzione di Barga, il classico borgo toscano arroccato in cima a una collina dove la vita scorre a ritmi irresistibilmente lenti. Il grande poeta Giovanni Pascoli ne rimase affascinato a tal punto da trascorrervi 17 anni della sua vita. Tra le cose da vedere si segnalano: il Duomo di San Cristoforo, con la splendida facciata in pietra alberese, che cambia tonalità al variare della luce; il Conservatorio di Santa Elisabetta, in cui si può ammirare una stupenda pala d’altare della scuola dei Della Robbia; la Casa Museo Giovanni Pascoli, in località Castelvecchio, dove sono raccolti manoscritti, diplomi e libri del poeta; e la barocca Chiesa della Santissima Annunziata.
Da Barga ci vogliono poco più di 15 chilometri per raggiungere Fornovolasco (frazione del comune di Fabbriche di Vergemoli) e scoprire la Grotta del Vento. Chiamata così per le forti correnti d’aria che la percorrono, è una bellissima cavità naturale che presenta una straordinaria varietà di aspetti del carsismo sotterraneo. La visita prevede la possibilità di intraprendere tre percorsi diversi per lunghezza e per durata. Tornando ancora sulla SR445, la tappa successiva è la cittadina medievale di Castelnuovo di Garfagnana, considerata il capoluogo e cuore verde della Garfagnana. Qui meritano assolutamente una visita: il Duomo, intitolato ai Santi Pietro e Paolo, al cui interno si trovano una splendida terracotta robbiana e un crocifisso ligneo del XV secolo noto come Cristo Nero; la Fortezza di Mont’Alfonso, uno dei monumenti architettonici più imponenti della Valle del Serchio; e la Rocca Ariostesca, dedicata al poeta Ludovico Ariosto, che vi abitò dal 1522 al 1525. In suo ricordo c’è anche il Sentiero dell’Ariosto, un facile percorso escursionistico che dalla rocca segue via Farini e arriva al ponte sulla Turrite Secca.
Da Castelnuovo è facile allungarsi in due luoghi imperdibili del territorio. Il primo è Isola Santa (frazione del comune di Careggine), un piccolo e magico borgo che sembra esser rimasto immune allo scorrere del tempo. Costituito da poche case in pietra con il tetto in ardesia e una chiesetta molto caratteristica, è adagiato sulle rive di un laghetto artificiale (navigabile in canoa, kayak o altre imbarcazioni). Il secondo è il Lago di Vagli (nel comune di Vagli Sotto), un immenso catino d’acqua costruito per la produzione dell’energia elettrica che si mostra maestoso a chiunque lo raggiunga. Sul fondo si trovano le rovine del vecchio paese di Fabbriche di Careggine, che riappare come un fangoso fantasma solo nelle occasioni in cui il bacino viene svuotato per lavori di manutenzione (l’ultima volta nel 1994). Fulcro delle attività turistiche intorno al lago è la località il Bivio, dove si trovano le aree picnic, la partenza del percorso per il Ponte Sospeso e la navetta per il Volo dell’Angelo.


