Itinerario Todi, Orvieto e le Marmore
5 min · 29 Mag 2023
Cosa vedere in Umbria?
Ecco un bellissimo itinerario tra Todi, Orvieto e la famosa cascata delle Marmore che vi porterà alla scoperta di un territorio estremamente suggestivo, in cui sono presenti tutte le caratteristiche salienti dell’Umbria. L’itinerario è lungo circa 120 chilometri ma può essere percorso anche a tappe.
Siete pronti? Si parte da Todi, patria del poeta Jacopone, un tempo racchiusa fra due cerchie di mura, una romana e l’altra medievale, in parte ancora visibili. La città è annunciata dalla sagoma del Tempio di Santa Maria della Consolazione, situato appena fuori dalle mura perimetrali. L’edificio, costruito probabilmente su progetto del grande architetto Donato Bramante tra il XVI e il XVII secolo, rappresenta uno dei più alti esempi di arte rinascimentale. A pochi passi dal tempio sorge la Chiesa di San Fortunato, grandioso edificio in stile gotico al cui interno si possono ammirare affreschi di scuola giottesca e, nella cripta, il monumento sepolcrale del beato Jacopone. Proseguendo su via Giuseppe Mazzini si giunge in Piazza del Popolo, sulla quale affacciano alcuni degli edifici più importanti della città: il Duomo, iniziato nel XII secolo in forme romaniche e terminato nel XIV secolo in stile gotico lombardo; il merlato Palazzo dei Priori; il gotico Palazzo del Popolo e il Palazzo del Capitano.
La seconda tappa dell’itinerario è Orvieto, un vero e proprio museo a cielo aperto che dispone di un patrimonio storico, artistico e culturale tra i più ricchi dell’Umbria. Abbarbicata su una rupe tufacea, deve le sue origini alla civiltà etrusca. Il monumento simbolo della città è il Duomo, uno dei capolavori dell’architettura gotica in Italia. La facciata è adorna di sculture e mosaici mentre all’interno si possono ammirare splendidi affreschi di Gentile da Fabriano, di Beato Angelico, di Benozzo Gozzoli e di Luca Signorelli. Nella parte posteriore del duomo si trova lo straordinario complesso architettonico dei Palazzi Papali, dove sono custodite le collezioni permanenti del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto – MODO. Meritano una visita anche: il maestoso Palazzo del Popolo, in stile romanico-gotico con eleganti decorazioni in tufo; la Chiesa di Sant’Andrea e Bartolomeo, che conserva resti di mosaici pavimentali risalenti al XII secolo; e lo storico pozzo di San Patrizio, straordinaria opera di ingegneria che scende per oltre 60 metri nel sottosuolo.
Uscendo da Orvieto, si visita l’interessante necropoli del Crocefisso del Tufo, una delle maggiori testimonianze, tutt’oggi visibile, della civiltà etrusca. La tappa successiva è Amelia, una delle cittadine più antiche dell’Umbria e d’Italia. Fondata intorno al IX secolo a.C., conserva tratti delle prime mura costruite a difesa delle incursioni etrusche. Il suo centro storico, ben conservato, è ricco di testimonianze del passato, tra chiese medievali, elementi rinascimentali e strade del periodo preromano. Tra le cose da vedere si segnalano: il Duomo, in stile romanico, che ospita al suo interno le reliquie dei patroni Fermina ed Olimpiade; il Museo Archeologico, che conserva importanti reperti rinvenuti nel territorio amerino; Palazzo Petrignani, uno dei più belli esempi di palazzo rinascimentale dell’Umbria; e le suggestive cisterne romane, costruite tra il II ed il I secolo a.C.
Poco chilometri separano Amelia da Narni, borgo di notevole rilievo turistico per l’importanza dei suoi monumenti. Le sue radici medievali sono visibili in ogni angolo. Merita senza dubbio una visita il Duomo, dedicato a San Giovenale, primo vescovo e patrono della città. Ha forme romaniche ed è affiancato da un bel campanile decorato da maioliche policrome. Proseguendo lungo via Garibaldi, l’arteria principale del centro, si possono ammirare la torre civica, la trecentesca loggia dei Priori e il Palazzo Comunale. Si segnalano ancora: la Chiesa di Sant’Agostino, che custodisce pregevoli opere d’arte, tra cui un crocifisso cinquecentesco di ignoto autore, considerato una delle sculture più importanti dell’Umbria; e la trecentesca Rocca Albornoz, dove è ospitato il primo parco tematico medievale della regione.
Da Narni ci si dirige poi a Terni, nota soprattutto come “città dell’acciaio” ma che in realtà offre diverse attrazioni di notevole pregio. Capoluogo di provincia, si presenta oggi con il volto di una città moderna, anche se a fianco di edifici nuovi ve ne sono alcuni dal passato illustre come: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, nata come basilica romanica ma ricostruita tra il XVI e il XVII secolo; la Chiesa di San Francesco, che fa parte della Via di Francesco e del cammino dei protomartiri francescani; e la Chiesa di San Salvatore, la più vecchia di Terni, eretta su una domus romana. Il simbolo moderno della città è la “Lancia di luce”, meglio nota come Obelisco di Arnaldo Pomodoro, la più grande opera del mondo realizzata in acciaio fuso progettata dal celebre scultore nel 1985. Appena fuori dal centro si trova invece la Basilica di San Valentino, protettore della città nonché patrono di tutti gli innamorati. Infine, l’itinerario si conclude con due diversi spettacoli della natura: la cascata delle Marmore, che con i suoi 165 metri, è una delle più alte d’Europa; e il lago di Piediluco, il più grande bacino lacustre naturale della regione dopo il Trasimeno.