Itinerario tra Firenze, Pistoia e Certaldo
6 min · 30 Mag 2023
Cosa vedere in Toscana? Qui vi proponiamo un affascinante itinerario tra le città di Firenze, Pistoia e Certaldo, che percorre la campagna toscana più classica, fra le colline dove si alternano i vigneti, i campi di grano, gli ulivi e le vivaci cittadine con i loro numerosi opifici. L’itinerario è piuttosto lungo ma può essere percorso anche a tappe, in base alle mete che si desidera visitare.
Siete pronti? Si parte da Montecatini Terme, elegante città che deve la sua popolarità alle acque termali ricchissime di preziosi elementi minerali. È la meta ideale per chi ha necessità di curarsi con le acque ma anche per chi cerca semplicemente un’allegra e solare località di villeggiatura. Vanta molti edifici risalenti al periodo Liberty ben conservati e si contraddistingue per la presenza di un gran numero di parchi e spazi verdi dove rilassarsi e godere di un’atmosfera ricca di cultura. La prima tappa dell’itinerario è la vicina Monsummano Terme, dove nacque il poeta risorgimentale Giuseppe Giusti. Mentre Montecatini vanta una straordinaria varietà di acque minerali, Monsummano è celebre per le grotte calde, utilizzate per le cure sudatorie. Due sono le più conosciute: la grotta Parlanti e la grotta Giusti, composta da tre cavità intercomunicanti dette Paradiso, Purgatorio e Inferno. Tra le cose da vedere si segnalano: il Santuario di Santa Maria della Fontenuova, monumento esemplare dell’architettura seicentesca; il Museo della Città e del Territorio, ospitato nello storico edificio dell’Osteria dei Pellegrini; e il Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, che custodisce opere di pittura, grafica e scultura di artisti del XX e XXI secolo di ambito locale.
L’itinerario prosegue poi sulle pendici del Montalbano, attraversando Lamporecchio, dove si può ammirare un bell’altare di Giovanni della Robbia all’interno della Chiesa di Santo Stefano. A San Baronto inizia la discesa e si raggiunge Quarrata, città conosciuta nel mondo per la produzione di mobili imbottiti. Tra le sue bellezze spicca la Villa La Magia, splendida dimora medicea ricavata da un antico castello e in seguito rimaneggiata da Bernardo Buontalenti in forme manieristiche, circondata da un meraviglioso parco che ospita la collezione di arte ambientale contemporanea “Lo spirito del luogo” con opere di Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Nagasawa, Marco Bagnoli, Maurizio Nannucci e Daniel Buren. La tappa successiva è Poggio a Caiano, dove si trova un’altra splendida villa medicea, la cui costruzione tra il 1485 e il 1520 circa fu affidata da Lorenzo il Magnifico al genio di Giuliano da Sangallo, il quale realizzò un edificio che è tra i più belli del circondario fiorentino. All’interno presenta saloni affrescati dal Pontormo e da Andrea del Sarto mentre all’esterno si estendono il giardino e il parco, dominati dalla grande limonaia ottocentesca. Dal 2007 ospita il Museo della Natura Morta, che custodisce circa 200 dipinti per lo più appartenenti alle collezioni medicee.
Superato il fiume Ombrone, si piega a sinistra in direzione di Signa e si giunge a Montelupo Fiorentino, paese famoso per le ceramiche artistiche, che vantano in questa zona una tradizione secolare. Meritano una visita: il Museo della Ceramica, che raccoglie una straordinaria collezione di opere ceramiche che vanno dalla fine del Duecento al Settecento; il Museo Archeologico, uno dei più importanti del suo genere in Italia; e la Villa medicea dell’Ambrogiana, costruita per volere di Ferdinando I dei Medici alla fine del XVI secolo. A circa 20 chilometri da Montelupo si trova Castelfiorentino, ridente cittadina immersa tra le dolci colline della Valdelsa. Fondata dai romani, mantiene la parte vecchia, in collina, separata dall’abitato moderno. Meritano una sosta: il Museo BeGo, dedicato al noto pittore fiorentino Benozzo Gozzoli; la Chiesa di San Francesco, raro esempio di architettura gotica in Valdelsa; e il Santuario di Santa Verdiana, con un piccolo museo dove sono esposte pregevoli opere di Taddeo Gaddi e Cimabue.
Da Castelfiorentino ci si dirige poi a Certaldo, pittoresco borgo medievale giunto fino ad oggi praticamente intatto. È famoso per aver dato i natali al noto poeta e scrittore Boccaccio, di cui ne conserva: la casa dove si presume sia nato e vissuto fino alla morte, oggi sede dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, del museo e della biblioteca a lui dedicati; e la tomba, all’interno della Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo. Da vedere anche: il massiccio Palazzo Pretorio, con vari ambienti affrescati e un pittoresco cortile di gusto rinascimentale; e la sconsacrata Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero, risalente con tutta probabilità al XIII secolo, che ha un importante ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli. Dopo aver visitato Certaldo, si ridiscende la valle dell’Elsa e in prossimità dell’Arno si sale a San Miniato, da dove, se la visibilità è buona, il panorama spazia dal mare alle Alpi Apuane. Lo splendido borgo, di impianto medievale, è dominato dalla torre della Rocca di Federico I ed è famoso in tutto il mondo per il pregiato tartufo bianco. La cittadina è ricca di edifici religiosi e palazzi, tra i quali si segnalano: il Duomo, risalente al XII secolo; e la Chiesa di San Domenico, forse la più interessante dal punto di vista artistico.
Tornati a valle si prosegue in direzione di Empoli, piccola ed accogliente cittadina sorta in epoca altomedievale intorno alla Collegiata di Sant’Andrea, a cui è annesso un bel museo con opere di maestri quali Filippo Lippi, Masolino da Panicale e Pontormo. Tra le altre attrazioni spiccano: la Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, dall’immenso valore storico e artistico; il Palazzo Ghibellino, uno degli edifici storici più importanti della città; e il Museo del Vetro, che documenta la storia dell’attività vetraria empolese. A 10 km di distanza sorge Vinci, grazioso borgo noto in tutto il mondo per il grande Leonardo, che qui maturò le prime ispirazioni per i suoi studi. Ci si ferma a visitare: il Museo Leonardiano, ospitato nella Palazzina Uzielli e nel Castello dei Conti Guidi, che custodisce la più antica collezione di modelli del genio rinascimentale; e la casa natale di Leonardo nella frazione di Anchiano. Infine, l’ultima tappa dell’itinerario è Artimino, dove si trova un’altra magnifica villa medicea, La Ferdinanda, costruita su progetto dell’architetto mediceo Bernardo Buontalenti. Al suo interno si possono ammirare pregevoli affreschi realizzati da Domenico Cresti e da Bernardino Poccetti. Da Artimino si fa rientro a Montecatini, passando di nuovo da Poggio a Caiano.