Le 7 perle dell’Arcipelago Toscano
7 min · 30 Mag 2023
Situato tra la costa toscana e la Corsica, l’Arcipelago si presenta come un vero e proprio paradiso naturalistico che tutti quanti, almeno una volta nella vita, dovrebbero poter visitare. Comprende 7 isole principali (Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona) e diversi piccoli isolotti e scogli rocciosi.
Un’antica leggenda narra che le isole siano nate quando la Dea Venere emerse dalle acque del Tirreno e, nella fretta di raggiungere la riva, perse la sua preziosa collana di perle: sette di esse tornarono a galla e si trasformarono nelle bellissime isole che ora formano l’Arcipelago.
Si tratta di isole diverse per la natura geologica delle terre, per i paesaggi e le meraviglie della biodiversità che vi sono custodite ma che hanno tutte in comune un mare cristallino e una vivida vegetazione. Inoltre, queste gemme preservano ancora oggi quella tranquilla vita isolana, con le tradizioni e i costumi locali.
Dal 1996 costituiscono il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa istituito per proteggere, valorizzare e tutelare le bellezze del territorio e la straordinaria varietà di ambienti naturali.
Scopriamo insieme le 7 isole principali dell’Arcipelago Toscano.
ELBA
Terza isola italiana per estensione, l’Elba è la più grande dell’Arcipelago Toscano. Ha infiniti motivi di seduzione: in primis la varietà dei paesaggi marini, con coste alte a strapiombo, lunghe spiagge di sabbia finissima o piccole insenature di ghiaia bianca incorniciate fra quinte di macchia mediterranea; e poi la sorprendente vegetazione, florida e profumatissima. Non si dimentichi inoltre che l’isola, nota da sempre per i giacimenti di minerali di ferro, è caratterizzata da una straordinaria ricchezza di rocce e minerali. L’Elba è anche ricca di storia e di testimonianze del suo passato come il medievale Castello del Volterraio e la Palazzina dei Mulini, residenza di Napoleone nel suo primo esilio, che conserva ancora cimeli dell’epoca. Infine, è il luogo ideale per gli amanti delle immersioni, del trekking e del ciclismo, con un’incredibile rete di percorsi dedicati. Non ci si annoia mai, c’è sempre qualcosa da fare e da vedere.
GIGLIO
Seconda in ordine di grandezza nell’Arcipelago Toscano, la selvaggia isola del Giglio è davvero una perla tutta da scoprire. Posizionata di fronte al Monte Argentario, è anzitutto un ambiente naturale di grande pregio. Ospita splendide spiagge come quella maggiore del Campese, nota per il colore rossastro della sabbia e l’incantevole panorama al tramonto, e altre più piccole come le spiagge dell’Arenella, delle Cannelle e delle Caldane. L’isola vanta una trasparenza dell’acqua ineguagliabile che la rende un vero e proprio paradiso per gli appassionati di snorkeling. Inoltre, il suo territorio invita ad avventurarsi lungo affascinanti sentieri immersi nella natura incontaminata e dai quali è possibile godere di panorami mozzafiato sull’Arcipelago. Oltre ai bei paesaggi, sono da apprezzare l’approdo di Giglio Porto e il suggestivo borgo medievale di Giglio Castello, con i suoi caratteristici vicoli ed i resti della fortezza pisana.
CAPRAIA
Con una superficie di 19,3 km², Capraia è la terza isola dell’Arcipelago Toscano per grandezza. Deve il suo nome alle capre selvatiche, oggi estinte, che un tempo ne costituivano la maggior parte del patrimonio faunistico. Di origine vulcanica e prevalentemente montuosa, è nota per i fenomeni di erosione che presentano le sue ripide coste. Particolarmente ricche sono le acque capraiesi: gli appassionati di snorkeling, diving e subacquea troveranno magnifici fondali, dove sono sedimentati anche notevoli reperti archeologici sottomarini. Numerosi sono i bellissimi sentieri che conducono alla scoperta di calette nascoste e di angoli incontaminati. Il patrimonio storico ed artistico di Capraia è assai ricco: alle quattro chiese presenti sull’isola (Santo Stefano, Santa Maria Assunta, San Nicola e Sant’Antonio), si aggiunge il Forte di San Giorgio, costruito dai genovesi nel XVI secolo.
MONTECRISTO
Estesa per circa 10 km², è la più inaccessibile, la più isolata e la più ricca di leggende. Una di queste narra che San Mamiliano, perseguitato da Re Genserico, si rifugiò su una piccola isoletta chiamata Monte Giove, alla quale, dopo il passaggio alla cristianità, venne dato il nome di Mons Christi. La leggenda parla anche di un tesoro, che ha ispirato ad Alexandre Dumas il celebre romanzo “Il Conte di Montecristo”. In quanto Riserva Naturale Integrale dal 1971 e Riserva Naturale Biogenetica dal 1988, raggiungerla non è affatto facile: sono pochissimi i permessi giornalieri che vengono concessi durante l’anno e le visite sono effettuate lungo percorsi prestabiliti esclusivamente in presenza di una guida autorizzata. Il simbolo di questo luogo è la capra di Montecristo, l’unica del nostro Paese che vive allo stato selvatico, portata qui da antichissimi navigatori e di cui ce ne sono sparse circa 250.
PIANOSA
Quinta isola per estensione dell’Arcipelago Toscano, Pianosa alterna tratti rocciosi a splendide baie, la più nota delle quali è la suggestiva Cala Giovanna. È stata la sede prima di una colonia penale e poi di un supercarcere, e ciò ha garantito il mantenersi intatto delle sue bellezze naturali. Ma Pianosa non è solo natura, infatti, presenta numerose testimonianze di un passato ricco e intrigante come le catacombe paleocristiane e i resti della villa romana di Agrippa. Vi consigliamo una passeggiata fra gli eleganti edifici in stile neogotico, ormai abbandonati e corrosi dal vento e dalla salsedine, del vecchio borgo di Pianosa, disabitato dal 1968, anno in cui la colonia penale fu convertita in un penitenziario di massima sicurezza e i civili furono allontanati. Sebbene non sia più sede penitenziaria, oggi è abitata da poche persone addette alla sorveglianza e al controllo dell’isola.
GIANNUTRI
La romantica Giannutri, che emerge dalle acque del Tirreno con le sue scogliere rocciose scolpite dal vento, è la più meridionale delle isole dell’Arcipelago Toscano. Gli unici punti di approdo sono Cala dello Spalmatoio e Cala Maestra, che presentano piccole spiagge di ghiaia. Da sempre considerata sacra ad Artemide-Diana per la sua forma a mezzaluna, Giannutri è un’oasi incontaminata, di rara bellezza. I fondali, ricchi di biodiversità e di segreti come relitti antichi, ne fanno un paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Gli appassionati escursionisti invece possono godersi magnifici scenari naturali percorrendo i diversi sentieri che si inoltrano nella macchia mediterranea. La principale attrazione dell’isola è la Villa Domizia, una splendida villa romana risalente al II secolo d.C. che venne edificata dalla potente famiglia dei Domizi Enobarbi. Il sito archeologico è visitabile soltanto accompagnati da una guida autorizzata.
GORGONA
La più piccola e settentrionale delle isole toscane, Gorgona, è l’ultima isola-carcere attiva in Italia. Le visite sono consentite esclusivamente con guida ambientale escursionistica abilitata e con alcune limitazioni dovute al regime carcerario da una parte e alla tutela della biodiversità dall’altra. Come le altre perle dell’Arcipelago Toscano, anche Gorgona è ricca di meraviglie naturali e paesaggistiche. La costa è caratterizzata da numerose insenature e baie, tra cui le più suggestive sono: Cala Scirocco, con la Grotta del Bove marino, un tempo rifugio delle foche monache; Cala Maestra e Cala Martina. Sull’isola si trovano anche: l’interessante Chiesa di San Gorgonio, ricostruita nel 1723 per sostituire l’antica chiesa andata distrutta nel XV secolo; e due fortificazioni, la Torre Vecchia costruita dai pisani e la Torre Nuova risalente all’epoca medicea.