Sulle orme dei Medici in Versilia

5 min · 29 Mag 2023

Sulle orme dei Medici in Versilia

La Versilia non ha certo bisogno di presentazioni: è una splendida regione storico-geografica della Toscana che riesce ad accontentare ogni tipo di viaggiatore con il suo incantevole e variegato territorio, dove scenari e paesaggi cambiano nel giro di pochi chilometri. In questo articolo vi proponiamo un itinerario dal respiro storico che vi guiderà alla scoperta delle testimonianze che i Medici hanno lasciato in Versilia. Il percorso si snoda lungo i comuni di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema.

Oltre che fautori della creatività artistica ed instancabili collezionisti, i Medici furono anche promotori di numerosi interventi territoriali. L’antica famiglia fiorentina divenne intorno al 1430 una delle più potenti dinastie della storia italiana. E pure Pietrasanta, Seravezza e Stazzema diventarono pertinenze dello stato mediceo.

Pietrasanta durante il periodo mediceo conobbe uno straordinario sviluppo e si affermò come centro manifatturiero legato alla lavorazione del marmo. In Versilia la lavorazione artistica del marmo ha origini antichissime ma notevole impulso si registrò proprio sotto il governo mediceo, quando furono aperte le cave di marmo nelle vicine Alpi Apuane, con la presenza a Pietrasanta anche di Michelangelo, inviato da Papa Leone X (nato Giovanni di Lorenzo de’ Medici) per scegliere i marmi destinati alla facciata di San Lorenzo a Firenze. Basta dare un’occhiata attenta agli edifici di Pietrasanta per trovare tracce della presenza del Buonarroti. Nei pressi di Piazza del Duomo due lapidi su due diversi palazzi ricordano che Michelangelo sottoscrisse qui alcuni contratti per la fornitura di marmo.

A Pietrasanta arrivarono contemporaneamente Lorenzo e Stagio Stagi, Agnolo Bronzino ed altri importanti artisti che hanno lasciato diverse opere ancora oggi visibili, come ad esempio nel Duomo di San Martino. Edificato a partire dal XIV secolo, è interamente rivestito di marmo bianco. Sopra il portale centrale primeggia lo stemma di Papa Leone X, forte segnale del potere dei Medici. Al suo interno si possono ammirare diverse opere d’arte, molte delle quali commissionate dai Medici. Tra queste si segnalano le acquasantiere e i candelabri dello scultore Stagio Stagi e il pregevole pulpito composito con il piedistallo di Lorenzo Stagi. Al medesimo periodo appartengono: la Torre delle Ore, anche se il suo aspetto attuale risale al 1860, quando fu restaurata in stile gotico tedesco; alcuni rimaneggiamenti nel Convento di Sant’Agostino; la Fontana del Marzocco, decorata con un bassorilievo in marmo; e la Colonna della Libertà.

L’itinerario prosegue poi a Seravezza, suggestivo borgo incastonato, come una gemma, nelle rocce imponenti delle sue alte montagne. Qui merita una visita la Villa Medicea, un eccezionale complesso architettonico composto dal palazzo, le scuderie, la cappella e il giardino. L’edificio principale del complesso, il palazzo, fu fatto erigere tra il 1561 e il 1565 da Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana. Rimase per molti anni la residenza estiva dei Medici. Oggi il palazzo è sede della Biblioteca Sirio Giannini, dell’Archivio Storico Comunale e del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica mentre le scuderie ospitano il teatro ed il cinema comunale. Allo stesso periodo risale la riedificazione del Duomo dei Santi Lorenzo e Barbara, che, per la presenza di numerosi manufatti in marmo e di marmi policromi, è considerato un vero e proprio museo del marmo. L’edificio cela al suo interno un fonte battesimale scolpito da Stagio Stagi, un altare riccamente decorato in marmi policromi e una croce astile capitolare comunemente detta Croce d’oro del Pollaiolo, attribuita a Francesco Marti.

In località Azzano, frazione del comune di Seravezza, si trova la Pieve della Cappella dedicata a San Martino. Situata in posizione panoramica, è interamente realizzata in marmo. Molto antica, risalente a prima dell’anno Mille, venne abbellita nel XVI secolo con un porticato progettato da Michelangelo (andato sfortunatamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale) ed un rosone detto “occhio di Michelangelo”. Infine l’itinerario si conclude a Stazzema, dove si può ammirare la Torre dell’Orologio, anche conosciuta come Torre Medicea. Fu costruita nel XVIII secolo per volere del Vicario di Stazzema, che dipendeva dai Granduchi de’ Medici.

Foto Galleria fotografica © Ville Giardini Medicei – Pro Loco Seravezza – NoiTV

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