5 cose da vedere a Lucca
5 min · 22 Nov 2024
Circondata dalle Alpi Apuane e dalla Garfagnana, Lucca è una delle città più belle della Toscana nonché un piccolo gioiello dall’enorme patrimonio storico-monumentale. Nel corso del tempo ha saputo modificarsi, aggiungere, togliere, aggiustare grandi piazze e piccoli vicoli, sempre con molta delicatezza per offrire ai visitatori un’esperienza sempre nuova. Qui abbiamo selezionato 5 cose da vedere a Lucca. Ma lo ammettiamo: non è stata affatto una scelta semplice, perché di cose da non perdere ce ne sono davvero tante!
LE MURA
Appena arrivati a Lucca, la prima cosa che colpisce sono sicuramente le sue maestose mura. Simbolo della città, sono uno dei pochi esempi di cinta rimaste completamente intatte nel Bel Paese. Quella attualmente esistente, costruita tra XVI e XVII secolo, è la quarta cinta muraria di cui Lucca nel corso del tempo si è munita. I lucchesi amano molto questo luogo, dove vanno a passeggiare, pedalare e fare jogging. Camminando sulle mura, tra alberi secolari come platani, ippocastani e querce, si possono inoltre vedere inediti scorci dei principali monumenti cittadini. Nei pressi di Porta Elisa (una delle sei porte delle mura) il giardino sconfina nell’Orto Botanico, istituito agli inizi del XIX secolo per volere della duchessa Maria Luisa di Borbone.
CATTEDRALE DI SAN MARTINO
Tra le cose da vedere a Lucca non possiamo non citare la Cattedrale di San Martino, una delle chiese più interessanti e antiche di tutta la Toscana. Situata nell’omonima piazza, fu fondata nel VI secolo da San Frediano, vescovo di Lucca, anche se il suo aspetto attuale è il risultato di vari rifacimenti succedutisi nel tempo. All’esterno la facciata romanica colpisce per la sua asimmetria mentre all’interno, oltre ai pavimenti in marmo policromo e ai dipinti del Tintoretto e del Ghirlandaio, si segnalano due opere d’arte simbolo della città: il sarcofago di Ilaria del Carretto, capolavoro rinascimentale di Jacopo della Quercia; e l’antico crocifisso ligneo del Volto Santo, che secondo la leggenda venne scolpito da Nicodemo. Sono numerosi i turisti che la visitano ma in pochi sanno che sul pilastro destro del porticato d’ingresso è scolpito un misterioso labirinto con un’iscrizione in latino che evoca il mito di Teseo e Arianna.
TORRE GUINIGI
Tra via Sant’Andrea e via delle Chiavi d’Oro, svetta fiera ed elegante la Torre Guinigi, sulla cui cima si trova un giardino pensile con grossi lecci ormai secolari. Insieme alla vicina Torre delle Ore, è l’unica delle oltre 250 torri che arricchivano la città in epoca medioevale ad essere rimasta intatta. Costruita nella seconda metà del XIV secolo nello stile romano gotico toscano, deve il suo nome alla ricca e potente famiglia di commercianti e banchieri lucchesi, cui è appartenuta ininterrottamente fino al 1968. Per raggiungere la cima bisogna salire ben 230 gradini (ripartiti su 25 rampe) ma ne vale veramente la pena. Dall’alto dei suoi 45 metri si può godere di una spettacolare e originale vista sul centro storico della città e sulle colline che la circondano.
PIAZZA DELL’ANFITEATRO
Piazza dell’Anfiteatro, detta anche Piazza del Mercato (perché utilizzata per secoli come luogo del mercato cittadino), è uno dei luoghi di ritrovo più frequentati dai lucchesi. Il nome e la particolare forma ellittica testimoniano le sue origini. Fu edificata sui resti dell’antico anfiteatro romano (II secolo d.C.), oggi interrato di circa tre metri, su progetto del famoso architetto lucchese Lorenzo Nottolini, che nel 1830 liberò lo spazio dell’arena dalle costruzioni che nei secoli vi erano state erette e creò la via detta appunto dell’Anfiteatro, che ne ripercorre all’esterno il profilo ellittico. Si accede alla piazza attraverso quattro porte e nel centro si trova una croce incisa su una mattonella che segnala la perfetta intersezione tra le porte. Prendere un aperitivo al tramonto qui è un’esperienza assolutamente da non perdere.
BASILICA DI SAN FREDIANO
A pochissimi passi da Piazza dell’Anfiteatro si trova la Basilica di San Frediano, uno dei luoghi di culto più antichi della città. Ubicata nell’omonima piazza, secondo la tradizione fu fondata nel VI secolo dallo stesso San Frediano. Sulle fondamenta del primo edificio sacro è stata poi eretta (a partire dal XII secolo) l’attuale basilica in stile romanico. La chiesa è celebre per il grande mosaico sulla facciata, risalente alla fine del XIII secolo, che si sviluppa su due registri, quello inferiore con gli apostoli, improntato ad uno stile più romanico, e quello superiore con il Cristo ascendente nella mandorla, bizantineggiante. Invece all’interno spiccano le statue di Jacopo della Quercia nella cappella Trenta e il ciclo di affreschi del pittore emiliano Amico Aspertini nella cappella di Sant’Agostino.