5 cose da vedere a Capoliveri
5 min · 10 Apr 2024
Arroccato sulla cima di una dolce collina alle pendici del Monte Calamita, Capoliveri è uno dei borghi più belli e caratteristici dell’Isola d’Elba. Ricco di fascino e di storia, conserva intatto l’aspetto medievale con i suoi stretti e suggestivi vicoli ad arcate chiamati “chiassi”, sui quali affacciano piccole botteghe artigiane, gelaterie, ristoranti, bar ed enoteche. Di particolare bellezza è la costa, caratterizzata da una miriade di insenature e piccole baie, ma non mancano le cose da vedere per chi vuole prendersi una pausa dal mare. Ne abbiamo scelte 5 da non perdere. Scopriamole insieme!
Le Miniere di Calamita
Prima di diventare un paradiso turistico, l’Isola d’Elba è stata uno dei più importanti poli minerari del centro Italia. A pochi chilometri dal paese di Capoliveri, sul promontorio del Monte Calamita (che prende il nome dalla magnetite), si possono visitare le miniere di ferro che per secoli sono state la più grande fonte di lavoro per le popolazioni elbane. Sebbene i giacimenti non siano esauriti, l’attività produttiva è stata sospesa nel 1981. Ma l’interno racconta ancora la dura vita dei minatori. I percorsi visitabili sono due: quello a 6 metri sopra il livello del mare, senza dislivelli o percorsi impegnativi, adatto a tutti; e quello che arriva fino a 24 metri sotto il livello del mare, che prevede la discesa di 220 scalini. La visita al Museo della Vecchia Officina completa l’esperienza.
Il Museo del Mare
La notte del 17 giugno 1841 il piroscafo Polluce, costruito nel 1839 dai cantieri Normand di Le Havre, affondò al largo delle coste di Capo Calvo portando con sé un tesoro di monete d’oro e gioielli dal valore inestimabile. Del prezioso carico si erano perse le tracce, fino a quando nel 2000 alcuni cacciatori di tesori inglesi riuscirono a recuperarne una parte attraverso una truffa, che fortunatamente venne sequestrata dalle autorità italiane prima di essere messa all’asta sul mercato inglese. In seguito, nel 2005, venne completato il recupero dell’ingente carico. Il tesoro è oggi esposto in questo museo insieme a documenti di bordo, lettere, effetti personali, merci di vario genere, arredi per la tavola, corredi delle cabine e altri oggetti di bordo.
Il Santuario della Madonna delle Grazie
Sul declivio occidentale di Capoliveri, a pochi passi dall’omonima spiaggia, sorge il Santuario della Madonna delle Grazie. Si tratta di un edificio cinquecentesco con la cupola a squame e la torre del campanile piuttosto tozza, che ha ospitato in sequenza temporale prima i monaci agostiniani (fino a metà del XVIII secolo), poi i monaci romiti e infine quelli francesi (durante il periodo della rivoluzione francese). Al suo interno si possono ammirare pregevoli opere d’arte, tra le quali spicca un olio su tavola di piccole dimensioni al centro dell’altare maggiore, noto come Madonna del Silenzio e raffigurante la Vergine con il Bambino ed alcuni Santi, realizzato da Marcello Venusti, allievo prediletto di Michelangelo, su disegno dell’insigne maestro.
Il Santuario della Madonna della Neve
Un altro edificio religioso da non perdere è il Santuario della Madonna della Neve. Si trova su una piccola altura dietro la vasta insenatura di Lacona (frazione di Capoliveri), alle spalle di una vallata circondata da colline boschive. Sorto nel XVI secolo sulle fondamenta di un edificio precedente ma rimaneggiato più volte nel corso del tempo, fu costruito dagli abitanti di Capoliveri per custodire l’immagine della Madonna della Neve, ancora oggi venerata. Presenta una struttura architettonica piuttosto semplice caratterizzata da un’unica navata a pianta rettangolare. Si raggiunge facilmente tramite una stretta e asfaltata strada in parte segnalata.
Il Forte Focardo
Situato su una scogliera, a picco sul mare, sulla costa orientale del promontorio capoliverese, Forte Focardo è una fortificazione nata con il compito di sorvegliare e di difendere la linea costiera. Prende il nome dal governatore Don Ferdinando Gioachino Focardo, che lo fece costruire in epoca seicentesca, quando la zona era sotto l’impero di Carlo V. Della struttura, andata in disuso nel 1800, resta ancora in funzione il faro, innalzato nel 1848 per l’illuminazione del tratto costiero di Porto Azzurro. Anche se non visitabile all’interno, in quanto di proprietà della Marina Militare, merita comunque una visita per ammirarne l’architettura e per godere di scorci panoramici unici sul paese di Porto Azzurro e lo stupendo scenario di Cima del Monte.
Foto galleria fotografica © Sistema Museale Arcipelago Toscano