5 cose da vedere a Castagneto Carducci

5 min · 12 Lug 2024

5 cose da vedere a Castagneto Carducci

Situato sul fianco di una collina a pochi chilometri dal mare, Castagneto Carducci è uno dei borghi più belli della Costa degli Etruschi (e non solo) nonché il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza rilassante, immersi nella natura e nel paesaggio toscano. Il paese, che in origine si chiamava Castagneto Marittimo, cambiò il suo nome agli inizi del XX secolo in onore di uno dei più grandi poeti italiani di sempre, Giosuè Carducci, che trascorse qui gli anni della fanciullezza e alcuni brevi soggiorni quando era professore a Bologna. Circondato da ulivi, vigneti e boschi di macchia mediterranea, è un borgo tipicamente medievale con stretti vicoli lastricati, belle piazze, antiche botteghe artigiane e tante tradizionali trattorie.

Cosa vedere a Castagneto Carducci? Ecco 5 cose da non perdere!

Il Viale dei Cipressi

Sul suo territorio c’è la pittoresca frazione di Bolgheri, famosa in tutto il mondo per il suggestivo Viale dei Cipressi, una delle strade più belle (e fotogeniche) d’Italia. Immortalato da Giosuè Carducci nel celebre componimento poetico intitolato “Davanti San Guido”, è un incredibile rettilineo (lungo circa 5 chilometri), fiancheggiato da due file di fittissimi cipressi secolari (in tutto 2540), che collega l’Oratorio di San Guido al centro storico della frazione. Fu realizzato nel XIX secolo, quando fu ricostruita la via Imperii (attuale via Aurelia), ma asfaltato solo a metà Novecento. Oggi è monumento nazionale sotto la tutela del Ministero dei Beni Culturali.

Il Castello di Bolgheri

Al termine del Viale dei Cipressi, nei pressi dell’antica Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, si trova l’azienda agricola Castello di Bolgheri, con la cantina più antica del territorio. Le origini del castello, da sempre di proprietà dei Conti Della Gherardesca, risalgono al XIII secolo mentre la cantina fu edificata nel 1796. Qui si producono pregiati vini che rappresentano la massima espressione del terroir in termini di complessità, eleganza e longevità. La visita del castello prevede la visita nella cantina storica, a cui segue poi una degustazione guidata dell’annata in corso dei vini rossi e dell’olio extra vergine d’oliva. Vi è anche un’enoteca, dove è possibile acquistare i prodotti dell’azienda.

Il Museo Archivio Giosuè Carducci

Il Museo Archivio Giosuè Carducci è stato aperto in occasione del 75° anniversario della morte del poeta. Riallestito nel 2023, raccoglie libri e riviste con edizioni del Carducci e materiale iconografico, in particolare fotografie, di persone e luoghi carducciani ma soprattutto le bozze delle poesie legate al territorio. I pannelli esposti ripercorrono i principali momenti dell’attività letteraria del poeta. Nei pressi del Museo Archivio Giosuè Carducci si trova anche la Casa Museo Carducci, in cui il poeta soggiornò. In quest’ultima, la stanza interna e il mobilio intendono evocare il fascino discreto degli antichi interni familiari.

Il Museo di Arte Sacra

Merita assolutamente una visita anche il Museo di Arte Sacra. Inaugurato nel 2000, è ospitato all’interno della Chiesa della Madonna Del Carmine (ancora oggi consacrata), della quale si hanno le prime notizie nel XVIII secolo. Il museo riunisce un gran numero di opere d’arte scultoree, di manifattura tessile e di oreficeria. Tra i pezzi esposti si segnalano: una coppia di dalmatiche, indossate dal celebrante durante la Messa e le benedizioni, in color avorio del sec. XVIII-XIX; un Bambino Gesù di cera dipinta, risalente alla fine del XVIII secolo; e il Busto di San Bartolomeo in lamina d’argento al cui interno sono conservate le reliquie del Santo.

La Propositura di San Lorenzo

Tra le architetture religiose spicca la Propositura di San Lorenzo, l’edificio più antico di Castagneto Carducci (assieme al Castello). Semplice, accogliente e ricca di storia, risale all’epoca medievale essendo stata costruita tra XII e XIII secolo. Anche se quella che vediamo oggi è il risultato di un pesante restauro effettuato nel 1926 per volere del conte Walfredo Della Gherardesca. Dietro la facciata a capanna e sotto l’elegante soffitto a capriate sono ospitati alcuni affreschi novecenteschi, per lo più opera di Alberto Zardo, che seguono un programma iconografico volto a celebrare le glorie della famiglia Della Gherardesca. La torre campanaria al suo fianco è in stile neomedioevale ed è stata eretta tra il 1929 e il 1931.

Foto galleria fotografica © (1) Visit Tuscany | (2) Bolgheri DOC | (3) Ste71

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