5 borghi delle Alpi Apuane da visitare

5 min · 9 Ott 2024

5 borghi delle Alpi Apuane da visitare

Situate nel nord-ovest della Toscana, là dove la regione confina con la Liguria, le Alpi Apuane non sono solo uno dei contesti naturalistici più belli e interessanti d’Italia. Il paesaggio è anche costellato di caratteristici borghi che meritano senza dubbio una visita. Qui ne abbiamo selezionati 5 che sono la meta perfetta per una gita fuori porta. Scopriamoli insieme!

Gallicano

Posto ai piedi del Monte Pania, nella parte più meridionale della Garfagnana, Gallicano è un suggestivo borgo che conserva i resti del suo passato medievale. Le sue origini sono ancora oggi avvolte nel mistero. Compare per la prima volta in un documento datato 770, nel quale si parla dell’acquisto di una casa da parte di un vescovo lucchese. Il borgo si costituì intorno al castello costruito nell’XI secolo, che dopo il 1370 diventò un perfetto esempio di fortezza medievale ancora oggi apprezzabile. La parte più antica del borgo si raccoglie attorno alla Pieve di San Jacopo. Edificata fra le mura del castello nel XV secolo per sostituire la vecchia pieve, custodisce una pregevole pala di terracotta invetriata attribuita ad Andrea Della Robbia. Tra le altre cose da vedere si segnalano la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di Santa Maria e la Chiesa di Sant’Andrea.

Fabbriche di Vallico

Frazione del comune sparso di Fabbriche di Vergemoli, Fabbriche di Vallico è un delizioso borgo della Garfagnana ricco di sfumature culturali e spirituali che si intrecciano in un mosaico di testimonianze e monumenti. Il paese fu fondato nel XIV secolo da fabbri bergamaschi che si stabilirono qui per lavorare i minerali apuani (della loro presenza rimangono alcune ferriere storiche). Nel cuore del centro abitato spicca la Chiesa di San Jacopo, eretta nel luogo dove un tempo sorgeva un vecchio eremo costruito agli inizi del XIII secolo e chiuso alla metà del XVI. Al suo interno si trova una riproduzione della grotta di Lourdes. Ma il monumento più celebre del borgo è il Ponte Colandi, comunemente detto Ponte della Dogana. Posto su quelli che erano i confini fra il Ducato di Modena e la Repubblica di Lucca, ha una tipica struttura a “schiena d’asino”, che conferisce un fascino unico alla sua architettura.

Pescaglia

Posizionato sulle Alpi Apuane meridionali, Pescaglia è un affascinante paese formato da varie frazioni. Fu fondato nell’XI secolo dalla famiglia dei Soffredinghi, di origine longobarda, che lo dominò fino al 1272, quando divenne parte dei possedimenti della città di Lucca. Il territorio è da sempre strettamente legato al mondo rurale e ben lo raccontano: il Museo del Castagno a Colognora, che documenta l’importanza che ha avuto questo albero dal punto di vista economico e alimentare; e il seicentesco molino di Menicone, che conserva le antiche strutture ancora funzionanti. Sebbene Pescaglia sia di piccole dimensioni, nel corso del tempo vi sono state costruite un gran numero di chiese, tra le quali spiccano la Pieve di San Giovanni Battista a Monsagrati e la Chiesa di San Martino in Freddana. Tra le altre cose da vedere citiamo: il Museo Puccini di Celle, allestito nell’abitazione in cui il compositore da giovane passava le vacanze estive; e il Teatro di Vetriano, il più piccolo teatro pubblico storico del mondo.

Isola Santa

Assolutamente da non perdere è il borgo di Isola Santa (frazione del comune di Careggine), un luogo incantato che sembra uscito da una favola. Si trova nel cuore delle Alpi Apuane ed è al periodo medievale che vengono ricondotte le sue fondamenta, quando nel paese si trovava un hospitale che accoglieva i numerosi viandanti di passaggio tra la Versilia e la Garfagnana. Immerso nella natura, è costituito da poche case in pietra con il tetto in ardesia e da una deliziosa chiesetta, edificata per volere della Contessa Matilde di Canossa e ormai sconsacrata, che affaccia su un lago artificiale (navigabile in canoa, kayak o altre imbarcazioni) alimentato dalle acque del torrente Turrite Secca.

Colonnata

Infine, l’ultimo borgo che vi consigliamo di visitare è quello di Colonnata (frazione del comune di Carrara). Incastonato tra le imponenti cave di marmo di Carrara, è conosciuto non solo per il suo pregiato marmo (il cosiddetto oro bianco, estratto fin dall’epoca romana) ma anche per la produzione del lardo, un tempo alimento povero divenuto oggi una prelibatezza. La preziosa pietra è utilizzata per la realizzazione di opere artistiche, strutturali e di uso quotidiano sparse in tutto il borgo, come il bellissimo monumento-tributo al cavatore dell’artista Alberto Sparapani che si erge nel sagrato della Chiesa di San Bartolomeo. All’interno della chiesa, risalente al XVI secolo, spiccano l’altare maggiore in marmo bianco, gli altari laterali in marmi policromi e il rilievo marmoreo raffigurante l’Assunzione in cielo di Maria tra i Santi.

Potrebbe piacerti