I cimiteri monumentali di Firenze
5 min · 26 Set 2024
Cosa vedere a Firenze? Questo che vi proponiamo è senza dubbio un percorso insolito, al di fuori dei circuiti di massa ma indubbiamente di grande interesse, che vi guiderà alla scoperta dei cimiteri monumentali di Firenze. Autentici monumenti d’arte, veri e propri musei a cielo aperto, sono luoghi della memoria che invitano al silenzio, alla meditazione, alla preghiera e che celano, tra le tante sepolture, nomi di personaggi illustri del mondo internazionale dell’arte e della cultura.
Il Cimitero degli Inglesi
Situato in Piazzale Donatello, il Cimitero degli Inglesi è un’isola silenziosa, nel caos del traffico cittadino, che deve il suo nome agli innumerevoli cittadini britannici che vi sono sepolti. Venne aperto nel 1827 dalla Chiesa Riformata Svizzera di Firenze e chiuso nel 1877, a seguito del nuovo regolamento urbano che spostava i luoghi di sepoltura ad almeno 100 metri di distanza dai centri abitati. Fu progettato dall’architetto Carlo Reishammer anche se la sua attuale forma si deve a Giuseppe Poggi, che lo ridisegnò in occasione della realizzazione di Piazzale Donatello (1870). Molte le persone famose che vi sono sepolte, come Elizabeth Barrett Browning, Walter Savage Landor, Frances Trollope, Thomas Southwood Smith, Hiram Powers e Giovan Pietro Vieusseux. Ma è la presenza di statue, l’irregolare disposizione delle sepolture, il tracciato dei vialetti e le varie essenze arboree a rendere il luogo di grande suggestione. Piccola curiosità: l’inconsueta forma del cimitero e il suo romantico fascino spettrale hanno ispirato Arnold Böcklin a dipingere “L’isola dei morti”, capolavoro del simbolismo europeo tardo ottocentesco.
Il Cimitero Evangelico agli Allori
Immediatamente dopo la chiusura del Cimitero degli Inglesi, venne aperto (nel 1878) il Cimitero Evangelico agli Allori. Serviva a dare degna sepoltura ai non cattolici che non venivano accolti dai cimiteri della città. Progettato dall’ingegnere fiorentino Giuseppe Boccini, prese il nome dal luogo dove fu costruito, il Podere degli Allori. Si trova sulla Via Senese, alle porte di Firenze (in prossimità del Galluzzo), ed è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. I più importanti scultori toscani (Fantacchiotti, Romanelli, Betti, Costoli, Maraini) vi hanno lasciato traccia insieme ad altri scultori stranieri che avevano scelto Firenze come città adottiva. Vi sono sepolte tante personalità, tra le quali si segnalano: il noto collezionista Frederick Stibbert, lo scrittore Harold Acton, lo storico dell’arte Herbert Percy Horne, il pittore Arnold Böcklin (autore del celebre dipinto “L’isola dei morti” ispirato dal Cimitero degli Inglesi), l’architetto Leonardo Savioli, la scrittrice Oriana Fallaci e la pittrice Elizabeth Boott Duveneck. Nato come cimitero protestante, dal 1970 accoglie i credenti di ogni confessione religiosa insieme ai non credenti.
Il Cimitero delle Porte Sante
Posto in posizione panoramica sul colle di San Miniato al Monte, il Cimitero delle Porte Sante si sviluppa nell’area circostante l’omonima basilica romanica e il contiguo palazzo dei Vescovi. Progettato dall’architetto Niccolò Matas (noto per essere stato l’artefice della facciata della Basilica di Santa Croce), fu inaugurato nel 1848 e poi ampliato nel 1864 dall’architetto Mariano Falcini. Offre un vasto panorama sulla scultura dalla seconda metà del XIX secolo, in particolare per materiali lapidei e metallici. Ma veniamo ai personaggi illustri che vi sono sepolti. Tra i più famosi ci sono: Carlo Lorenzini (meglio conosciuto come Carlo Collodi, l’autore di Pinocchio), lo scrittore Vasco Pratolini, il pittore Ottone Rosai, lo scultore Libero Andreotti, il politico Giovanni Spadolini, il produttore cinematografico Mario Cecchi Gori, il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi, lo stilista Enrico Coveri, l’attore Paolo Poli e il regista Franco Zeffirelli. La parte più panoramica del cimitero è quella al di sotto della facciata di San Miniato.
Il Cimitero Monumentale della Misericordia di Antella
Oltre a questi tre, vi segnaliamo anche il Cimitero Monumentale della Misericordia di Antella (frazione del comune di Bagno a Ripoli), situato a circa 10 chilometri dal centro di Firenze. Rinomato per le sue dimensioni e le opere d’arte che conserva, è considerato il secondo cimitero monumentale più importante d’Italia, dopo quello del Verano a Roma. Costruito tra il 1855 e il 1856 per volontà del pievano don Giuseppe Scappini su progetto dell’ingegnere comunale Giovacchino Callai, è stato ripetutamente ampliato nel corso del tempo. Qui è presente la maggior parte della produzione a tema religioso di Galileo Chini, uno dei maggiori rappresentanti dello stile Liberty in Italia. Nel cimitero sono sepolti vari membri della famiglia, e Galileo Chini stesso morto nel 1956. Tra le altre sepolture eccellenti, vale la pena ricordare: il critico letterario Isidoro Del Lungo, l’architetto Luigi Del Moro, il compositore Stanislao Gastaldon, l’editore Raffaello Maurri, lo storico dell’arte Enrico Ridolfi, il poeta Pietro Mastri, il commediografo Francesco Coletti e il soprano Marianna Barbieri Nini.
Foto principale © Feel Floreence | Foto Galleria Fotografica © (1 e 2) Feel Floreence – (3) Misericordia di S. Maria all’Antella